"In questo secolo che sta per finire, sia nel calendario che nelle nostre anime, esistono opere che più di altre hanno qualcosa da dirci sul secolo che verrà. Saranno i posteri a deciderlo, ma se ci guardiamo intorno dobbiamo convenire che non saranno mai molte. Cosa rimane infatti di tutti i fabbricanti di utopie che il secolo ha infranto? E cosa resta del meterialismo storico, della società senza classi e della felicità per tutti qui e ora? Mentre tante opere si avviano a raggiungere i grandi cimiteri della mondanità intellettuale, altre assumeranno ben presto il loro carattere definitivo di testimonianze e dunque di 'profezie'. Possiamo anticipare che l'opera di Jean Guitton apparterrà a queste ultime. Questa nuova raccolta di conversazioni con Jean Guitton - che il caso (un''ilusione della nostra ignoranza', egli ci sussurra) ha fatto nascere insieme al secolo, nel 1901 - vuole essere una specie di bilancio e insieme una proiezione verso il futuro. Trattando temi che vanno dal 'quotidiano' al 'mistico' - dalla famiglia all'analisi dell'Apocalisse, dal lavoro alla guerra, dal progresso tecnico alla figura di Giovanni Paolo II, dalla psicoanalisi all'eutanasia -, "Il secolo che verrà" offre al lettore un panorama dei grandi problemi sui quali giocarsi il nostro avvenire". (Philippe Guyard)