«Sembra di guardare Game of Thrones, ma questa è Storia vera.» The Observer
«Il più grande scrittore contemporaneo di romanzi storici.» The Washington Post
«Bernard Cornwell è davvero insuperabile.» Lee Child
Inizi del X secolo. Le forze dei regni di Wessex e Mercia si sono unite per sconfiggere i danesi, ma i regni della Gran Bretagna continuano a essere minacciati dall'instabilità e dalle pressioni dei vichinghi. Quando Æthelred, signore di Mercia, muore senza lasciare eredi, il trono vacante è l'ideale per scatenare rivalità sopite.
Mentre l'aristocrazia della Mercia discute della successione e i territori dell'ovest cercano di accampare pretese, nuovi nemici si avvicinano dalle frontiere del Nord. I sassoni avrebbero un disperato bisogno di una guida forte, invece continuano a lottare per un trono abbandonato, rischiando di minare l'unità e la forza che hanno faticosamente costruito.
Uhtred di Bebbanburg, il più grande guerriero della Mercia, appoggia Æthelflaed, la consorte di Æthelred, come legittima erede al trono, perché sa che anche lei crede nel sogno di un unico regno di Inghilterra. Ma i nobili accetteranno che sia una donna a prendere il potere, anche se è la vedova di Æthelred e la sorella del re di Wessex?
Nel precedente capitolo questa saga mi era sembrata arenata, le gesta di Uhtred avevano ormai un qualcosa di ripetitivo, ma con Il trono senza Re ho avuto modo di ricredermi.
La storia qui riprende slancio, rivelandosi intriganti fin dalle prime pagine. Le vicende dei protagonisti proseguono spedite, intrecciate con il destino del Wessex, della Mercia e perfino di quello che sarà il Galles (di cui abbiamo un breve ma affascinante scorcio).
Insomma un altro eccellente frutto della mente del grande Cornwell, come al solito scritto in modo fluido e molto scorrevole, tanto che purtroppo sembra terminare in un attimo!
La sua unica pecca potrebbe essere la battaglia finale un po troppo sbrigativa, ma comunque ben costruita e appassionante.
Questa è unaltra immensa qualità di questi libri e di questautore: i suoi scontri hanno la capacità di accendere nel lettore una vera e propria passione per la battaglia, facendoti provare la stessa frenesia dei guerrieri norreni.
Adesso attendo i prossimi capitoli, dove spero che prima o poi potremo vedere anche lIrlanda di Finan.
Inoltre, sebbene non riguardi direttamente questo libro, cè da sperare che venga ripresa anche la traduzione delle straordinarie Le avventure di Richard Sharpe.
Alessandro - 15/04/2019 10:52