Per avere qualche speranza di successo come manager, dovete ottenere da chi lavora con voi un impegno totale. Potete essere i manager del più piccolo dei team o di un'organizzazione multinazionale: in ogni caso, siete i detentori di una cultura organizzativa e poche cose avranno sulle vostre prestazioni un impatto maggiore del fatto di riuscire a portare le persone che lavorano con voi a credere nelle vostre idee, nella vostra causa e nell'importanza di ciò che fanno. Adrian Gostick e Chester Elton, autori dei bestseller The Carrot Principle e The Orange Revolution, tornano per rispondere alla più trascurata tra tutte le domande sulla leadership di oggi: perché alcuni manager sanno fare in modo che i loro dipendenti si impegnino senza riserve per la loro cultura e diano quella spinta in più che porta a risultati straordinari? E come possono fare i manager, a qualsiasi livello, per creare e sostenere nel tempo, all'interno del proprio gruppo di lavoro, una cultura profittevole e vibrante? Gli autori, esperti in materia di ambienti di lavoro, si sono uniti al gigante della ricerca Towers Watson per analizzare i risultati di un studio senza precedenti, condotto su 300.000 persone, e hanno fatto una scoperta rivoluzionaria: i manager dei gruppi di lavoro con le migliori prestazioni creano una cultura in cui le persone credono. In questi ambienti di lavoro eccezionali, le persone credono nei propri leader e nella visione, nei valori e negli obiettivi dell'azienda.
Impegno totale. Come i manager migliori creano la cultura e la convinzione per raggiungere grandi risultati
Luigi Casalatina - 09/09/2013 13:28
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E' fuori dubbio che per raggiungere grandi risultati serve la collaborazione totale e "convinta" di più persone. Obiettivi ambiziosi pertanto richiedono un'organizzazione che sappia coltivare engagement, abilitazioni (supporto) e energizzazione dei propri collaboratori.
Il testo, a partire da questa consapevolezza, sviluppa una road map di sette passi per pervenire a una cultura che favorisca e stimoli la partecipazione attiva, l'assunzione di responsabilità, l'autonomia decisionale, una comunicazione a 360 gradi, una trasparenza di intenti, obiettivi, punti di forza e debolezza.
Il testo affronta un tema molto di voga nella letteratura manageriale e visto da questo punto di vista non costituisce nulla di nuovo. Ha però come importante punto di forza la strutturazione di un modello che può essere implementato in qualsiasi entità organizzativa. Lettura piacevole e stimolante.
Luigi Casalatina - 09/09/2013 13:28