Dopo l'ultima gurerra alcuni ragazzi inglesi, fra cui l'autore di questo libro, chini sulle carte geografiche, cercavano il luogo giusto per sfuggire alla prossima distruzione nucleare. Scelsero la Patagonia. E proprio in Patagonia si sarebbe spinto Bruce Chatwin, non già per salvarsi da una catastrofe, ma sulle tracce di un mostro preistorico e di un parente navigatore.
Bruce la mattina va' a pagare in un albergo di Rio Pico:
Quanto devo per la stanza?
Niente. Se non ci dormivate voi, non ci avrebbe dormito nessuno.
E la cena?
Niente. Come si poteva sapere che sareste venuto? Abbiamo fatto da mangiare solo per noi.
E allora quant'e' il vino?
Diamo sempre del vino agli ospiti.
E il mate'?
Nessuno paga il mate'.
E allora cosa devo pagare? Resta solo il pane ed il caffe'.
Non posso farvi pagare il pane, ma vi faro' pagare il caffellatte, che e' una bevanda da gringo.
Altri tempi ... altri luoghi ... altra gente ...
Da leggere, da ripensarsi ...
In Patagonia
Anonimo - 23/01/2011 21:55
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Ho letto questo libro solo dopo essere stata in Patagonia, pensando di rivivere, attraverso questo autore così osannato, un poco delle emozioni che regala quella magica terra. Purtroppo è stata una grande delusione... Lo stile è distaccato, una serie di racconti e personaggi evanescenti, nessuna emozione trasmessa, cosa pressoché inconcepibile quando si scrive di una terra che di emozioni ne regala a profusione. La lettura è scorrevole... ma non è un libro al quale ci si affeziona.
In Patagonia
Anonimo - 25/10/2009 21:43
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Ho letto questo libro attratto dalla sua fama. E' un bluff assoluto. Se volete leggere vera letteratura che parli della Patagonia, leggete Francisco Coloane, meno cult, ma in quelle terre ci ha vissuto sul serio!
In Patagonia
Anonimo - 31/12/2008 12:39
2/
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Un libro scorrevole ma disorganizzato e sconclusionato. Si fa fatica a seguire la trama e a ricordare gli stessi personaggi. Benchè tratti argomenti interessanti, non me la sento di consigliare la lettura di questo libro.
In Patagonia
Giuliano - 26/01/2006 10:28
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Il libro-simbolo di tutti i viaggi (come recita la quarta di copertina) contiene in realtà molto poco del viaggio effettuato. Mi aspettavo di entrare e vivere per la durata della lettura nella terra che dà il titolo al libro, in realtà ho letto una serie di racconti, disarticolati legati in qualche modo alla Patagonia. Il libro non ha mai un ritmo incalzante, ma scorre via (abbastanza agevolmente) senza che l'autore riesca a coinvolgere il lettore completamente. Se ve lo regalano, leggetelo pure, ma prima di comprarlo, valutate altri libri di viaggio.
In Patagonia
Anonimo - 18/04/2005 13:32
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Forse mi sono accostata alla lettura con troppe aspettative perchè ''In Patagonia'' non mi è piaciuto molto. La descrizione del viaggio si riduce in alcune parti a una raccolta di storie descritte in modo didascalico e noioso. Addio meraviglia di fronte al luogo, alla natura, alle persone.
Boh, un pò deludente.
Sabrina
In Patagonia
Andrea Borzacchini - 05/01/2004 15:25
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Mi sembra, francamente, un libro eccessivamente sopravvalutato: ci sono tanti romanzi di viaggio raccontati con maggiore efficacia ed in grado di coinvolgere di più il lettore. Una mezza delusione.
enrico pieroni - 08/10/2013 13:21
Anonimo - 23/01/2011 21:55
Anonimo - 25/10/2009 21:43
Anonimo - 31/12/2008 12:39
Giuliano - 26/01/2006 10:28
Anonimo - 18/04/2005 13:32
Andrea Borzacchini - 05/01/2004 15:25