A partire dal 1960 - quando, giovane e risoluta, raccontava il suo "Sesso inutile" a Ugo Zatterin, negli studi Rai di "Controfagotto" - passando per i fotogrammi che la ritraggono in ospedale dopo il massacro messicano di Tlatelolco nel 1968, poi ad Atene nel 1976, fino all'ultima intervista sul cancro nella sua casa americana, in un giorno del 1993, lo straordinario percorso di vita di Oriana Fallaci non si è mai negato all'obiettivo della videocamera, che ne ha registrato numerose tracce. E da quelle tracce è nato l'intenso, emozionante documentario curato da Giosuè Boetto Cohen, "Oriana Fallaci, oltre la rabbia e l'orgoglio", che BUR propone in dvd insieme alla versione integrale di 6 filmati che ritraggono Oriana in alcuni momenti salienti della sua carriera. Il volume allegato al dvd ripropone i più bei contributi scritti in memoria di Oriana da penne d'eccezione come Ferruccio de Bortoli, Magdi Allam, Furio Colombo, Christiane Amanpour, François Pelou e Isabella Rossellini.
Oriana Fallaci è nata a Firenze nel 1929. Il padre Edoardo era un muratore che per le sue idee antifasciste nell'Italia di Mussolini fu arrestato e torturato dalle camicie nere, episodio che resterà sempre ben impresso nella mente della giovane Oriana, la quale aiuterà la resistenza partigiana portando di nascosto le munizioni.
Sin da bambina il suo sogno era diventare una scrittrice, ma nonostante questo – su consiglio dello zio – si iscrisse a medicina. Durante gli studi inizia però a lavorare come giornalista e