Introduzione alla vita devota

Una giovanissima signora della società parigina chiese un giorno a Francesco di Sales consigli sulla vita interiore. Fu l'occasione concreta da cui è nato uno dei libri più letti e diffusi nel mondo, e uno dei testi fondamentali della spiritualità moderna.
Filotea, l'interlocutrice cui l'autore si rivolge, diviene un "ognuno" dai lineamenti trasparenti e universali: figura di una ricerca di Dio vissuta non nel ritiro e nella fuga dal mondo, ma al cuore della città secolare e su tutte le vie della umana esperienza.
In questa ricerca san Francesco di Sales conduce per mano, dispiegando le risorse che hanno fatto di lui uno scrittore oltre che un maestro di sapienza: ricamo di analisi psicologica, dolcezza colloquiale e - come voleva il clima letterario del primo Seicento - la seduzione di metafore, apologhi, simboli. Ma scostando appena il velo, talora molle e abbondante, delle immagini, cogliamo la sostanza severa e raggiante del libro: una iniziazione all'amore e alla speranza, attraverso gli strumenti di una pedagogia affettiva e concreta, che non ignora nulla dell'uomo e intende riconciliarlo profondamente con se stesso, nell'atto in cui lo riconcilia col "Dio del cuore umano".

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