Non c'è morbosità apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in scacco la città di New York. Non sceglie le vittime seguendo complicati percorsi mentali. Non le guarda negli occhi a una a una mentre muoiono, anche perché non avrebbe abbastanza occhi per farlo. Una giovane detective che nasconde i propri drammi personali dietro a una solida immagine e un fotoreporter con un passato discutibile da farsi perdonare sono l'unica speranza di poter fermare uno psicopatico che nemmeno rivendica le proprie azioni. Un uomo che sta compiendo una vendetta terribile per un dolore che affonda le radici in una delle più grandi tragedie americane. Un uomo che dice di essere dio.
Giorgio Faletti è nato ad Asti il 25 novembre 1950.
Si laurea in Giurisprudenza ma la strada del lavoro in uno studio legale gli sta stretta e decide quindi di intraprendere la via dello spettacolo.
Il suo carattere istrionico e il suo carisma lo conducono dapprima nel mondo della pubblicità e successivamente a quello del cabaret. Il locale dove trova immediatamente spazio come artista è il "Derby" di Milano. Si tratta di un luogo in cui si ritrovano tutti gli artisti emergenti di quegli anni: da Diego Abatantuono a Teo
Faletti è uno dei miei autori preferiti, forse lunico che ho seguito costantemente . Ci Io sono Dio sono stata attirata completamente nel vortice della lettura, quattrocento pagine in tre giorni Non avevo letto molte recensioni e avevo visto solo unintervista dellautore che amo in particolare per la sua capacità e abilità nel mettersi in gioco su diversi fronti oltre che per il suo stile narrativo.
La storia è ambientata alla fine degli anni Settanta, in concomitanza con il rapimento di Aldo Moro.Il protagonista di questa storia è Bravo, abile contrattatore e estimatore dellanimo umano, che sa cogliere le debolezze delle persone e sa dove deve puntare la sua capacità di analisi e quella di persuasione: Bravo fornisce ragazze di bella presenza e facili costumi a politici e industriali che si trovano a Milano e dintorni ed esigono la massima riservatezza, nessuno dei suoi clineti viene mai delusoIronia della sorte, Bravo tratta proprio il genere di articolo che a lui non può più interessare poiché è stato evirato. Questo fatto è ovviamente sconosciuto nellambiente anche per la sua accortezza e capacità di non trovarsi invischiato, tranne che per una ragazza che è appena diventata una delle sue ragazze, che pero mantiene il segreto.Quando tutti gli interessi della stampa sono assorbiti dal caso Moro avviene una strage in una villa a Lesmo, dove vengono uccisi tre personaggi di spicco e tre ragazze di Bravo in una situazione che risulta misteriosa ma lo coinvolge fino al collo.Bravo cercherà di conoscere la verità su ciò che è accaduto e come è stato organizzato perché è il solo modo di rimanere vivo e staccarsi da quella che è la sua vita. Non mancheranno coinvolgimenti di personaggi insospettabili, colpi di scena, sorprese e infine tutta la verità, tutta la storia al completo che si mostra con incredibile semplicità e ci troviamo di fronte un uomo che, a dispetto del suo ruolo di venditore di donne, ha un codice morale e una serietà professionale non comune.
La storia è narrata in prima persona da Bravo, tra fatti e riflessioni, e se ne scorgono fin dalle prime pagine due anime, due stili, la contrapposizione tra luomo che Bravo è nellambiente in cui lavoro e luomo che Bravo avrebbe potuto essere, con la sua cultura e la sua capacità di conoscere a fondo le persone.Altro fatto per me molto positivo è che i personaggi presenti non sono molti, ma tutti molto ben caratterizzati, dalle ragazze di Bravo, allamico Daytona, al vicino di casa Lucio, le ricche descrizioni non mancano e non lasciano nulla al caso, anche per quanto riguarda le ambientazioni e le connotazioni storiche e politiche.
Bravo non è certo un personaggio positivo, ma vedrete che leggendo vi appassionerete alla sua storia, alla sua solitudine, ai suoi segreti, al suo dolore e alla fine starete col fiato sospeso sperando che se la cavi, che non rimanga schiacciato nella fitta rete di menzogne costruite per incastrarlo.
Io sono Dio
Anonimo - 16/07/2012 21:52
4/
5
Non capisco come mai questo autore sia sempre tanto criticato, riesce a trasformare l'ovvio e scontato in qualcosa di nuovo, stupendo il lettore fino alla fine; ammetto che l'epilogo è un po' scontato e cade nell'happy end, ma le "prime" 500 pagine si leggono in un fiato
Io sono Dio
Anonimo - 15/02/2011 16:05
2/
5
Il primo libro di Faletti che leggo. Storia poco entusiasmante con un finale deludente, dopo tante pagine ha scelto un modo troppo sbrigativo per concludere la narrazione.
Io sono Dio
Anonimo - 03/02/2011 14:45
4/
5
Faletti mi piace tanto! Questo libro è molto bello, la trama molto coinvolgente, però... c'è un però! Troppi capitoli per descrivere le vite dei personaggi, troppi capitoli prima di entrare nel pieno della storia... Pochi capitoli per vivere le emozioni intense della storia; a differenza degli altri suoi libri, dove fin dall'inizio entri in contatto con i personaggi ed indaghi con loro alla ricerca della verità, in questo libro è stato diverso, meno intenso, per quanto la storia sia sì molto bella, con un finale altrettanto bello!
Ed ora vado a leggermi "Appunti di un venditore di donna"!
Ciao Maril
Io sono Dio
Anonimo - 18/11/2010 11:19
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5
Deludente. Secondo me il miglior libro scritto da Faletti rimane senza dubbio "Io uccido".
barbara mazzoleni - 30/05/2013 11:25
Anonimo - 16/07/2012 21:52
Anonimo - 15/02/2011 16:05
Anonimo - 03/02/2011 14:45
Anonimo - 18/11/2010 11:19