Per Catena la notte è sempre stata un rifugio speciale. Un rifugio tra le braccia di suo padre, per disegnare insieme le costellazioni incastonate nel cielo, imparare i nomi delle stelle più lontane e delle erbe curative, leggere libri colmi di storie fantastiche. Ma da quando suo padre non c'è più, Catena ha imparato che la notte può anche fare paura e può nascondere ombre oscure. L'ombra delle mani della madre che la obbligano al duro lavoro nei campi e le impediscono di leggere, quella degli occhi gelidi e inquieti dello zio che la inseguono negli angoli più remoti della casa. Le sue sorelle sembrano non vederla più, ormai è la figlia imperfetta e il ricordo del calore dell'amore di suo padre non basta a riscaldare il gelo nelle ossa. Catena ha solo quindici anni quando decide che non vuole più avere paura. E l'ultima notte nella sua vecchia casa si colora del rosso della vendetta. Poi, la fuga nel bosco, dove cerca riparo con la sola compagnia dei suoi amati libri. E grazie a loro e agli insegnamenti del padre che Catena riesce a sopravvivere nella foresta. Ma nel suo rifugio, fatto di un cielo di foglie e di rami intrecciati, la ragazza non è ancora al sicuro. La stanno cercando e per salvarsi Catena deve ridisegnare la sua vita, la vita di una bambina che è dovuta crescere troppo in fretta, ma che può ancora amare di un amore forse imperfetto, ma forte come il vento.
Nulla è lasciato al caso in questo libro, nemmeno la scelta del nome della protagonista, Catena. Un racconto che scorre come gli anelli di una catena, duri, stretti, indistruttibili, in una lontana Sicilia dove le donne non hanno voce, serrano i pugni e le bocche. Anche le parole scritte seguono un ritmo, una loro musicalità che ricorda le antiche canzoni siciliane.
L'imperfetta
Sonia Pasquinelli - 11/08/2016 22:43
5/
5
LETTRICE IN ANTEPRIMA.
Quando la parte migliore di te ti lascia, e lodio è lunico rimedio per sopravvivere in un mondo che ti respinge e ti fa violenza, i buoni ricordi sono lultimo filo che ti permette di non cadere totalmente nel buio.
Questo tipo di strada è tanto più lacerante quando a percorrerla è una ragazzina: Catena perso il suo unico vero affetto, il padre, si ritrova a combattere i pregiudizi e la cattiveria di chi ha il suo stesso sangue.
Costretta a lasciare la casa paterna dovrà scontrarsi con un soggetto altrettanto ostile: la società.
Scritto in uno stile asciutto che ben descrive la crudezza della storia, non esclude la capacità di comunicare al lettore anche passaggi carichi di liricità.
L'imperfetta
Sonia Pasquinelli - 09/08/2016 10:42
5/
5
Quando la parte migliore di te ti lascia, e lodio è lunico rimedio per sopravvivere in un mondo che ti respinge e ti fa violenza, i buoni ricordi sono lultimo filo che ti permette di non cadere totalmente nel buio.
Questo tipo di strada è tanto più lacerante quando a percorrerla è una ragazzina: Catena perso il suo unico vero affetto, il padre, si ritrova a combattere i pregiudizi e la cattiveria di chi ha il suo stesso sangue.
Costretta a lasciare la casa paterna dovrà scontrarsi con un soggetto altrettanto ostile: la società.
Scritto in uno stile asciutto che ben descrive la crudezza della storia, non esclude la capacità di comunicare al lettore anche passaggi carichi di liricità.
saela ciccioli - 14/07/2017 10:35
Sonia Pasquinelli - 11/08/2016 22:43
Sonia Pasquinelli - 09/08/2016 10:42