Due grandi vecchi, partiti dall'Est Europa per pensare nel mondo e per il mondo, la filosofa ungherese Agnes Heller, la migliore allieva del grande Lukacs; e il sociologo polacco Zygmunt Bauman, inventore della modernità liquida, dialogano in una città di confine sulla bellezza e sulla salvezza, sul destino dell'uomo e sulle sue sfide. Un piccolo diario di bordo, a due voci, sulla complicata ma appassionante navigazione della modernità. Perché, al di là della crisi, dobbiamo pensare nuovi orizzonti di bellezza.