Con La caduta dei Golden, Salman Rushdie torna alla potenza narrativa dei Figli della mezzanotte, con una storia fatta di personaggi e legami familiari. Il fascino del migliore realismo magico quando racconta i drammi e gli assoluti di un’epoca storica tormentata. e controversa: L’epica storia di una famiglia americana sullo sfondo della politica di Obama e Trump.
Nero Golden è ricco, potente, padre di una stirpe di figli maschi dai nomi altisonanti: Dioniso, Apuleio, Petronio. Nero Golden si è fatto da sé, arriva dall’India e ha costruito un impero. Nero Golden è l’America, è il sogno americano. Ma da dove arriva tutta la sua ricchezza? Chi si nasconde davvero dietro la grandiosa facciata della sua villa? Chi sono i fantasmi che non smettono di perseguitare la sua famiglia come una vecchia maledizione indiana?
Nero Golden è un uomo misterioso, poco incline alle confessioni. Eppure, quando il destino inizia ad accanirsi, uno dopo l’altro, contro i suoi figli, Nero comincerà a raccontare. E sarà uno scomodo giornalista, alle sue costole fin dall’inizo, a raccogliere la storia e, a sorpresa, la sua più preziosa eredità.
Raccontando l’ascesa e la caduta dei Golden, Salman Rushdie torna a narrare il destino di personaggi magici e maledetti, eroici e diabolici, ma anche l’America degli ultimi presidenti, delle nostre paure e delle nostre fragili speranze.
Salman Rushdie è nato a Bombay nel 1947 e si è trasferito a Londra quando aveva quattordici anni. È l’autore, tra gli altri, di: I figli della mezzanotte, I versi satanici, Harun e il Mar delle Storie, L’incantatrice di Firenze, Joseph Anton, Due anni otto mesi e ventotto notti.