"La ciociara" è la storia delle avventure di una madre e una figlia, costrette dal caso a passare un anno nelle prossimità del fronte del Garigliano tra il 1943 e il 1944. Ma "La ciociara" è anche e soprattutto la descrizione di due atti di violenza, l'uno collettivo e l'altro individuale, la guerra e lo stupro. Dopo la guerra e dopo lo stupro né un paese né una donna sono più quello che erano prima. Un cambiamento profondo è avvenuto, un passaggio si è verificato da uno stato di innocenza e di integrità a un altro di nuova e amara consapevolezza. D'altra parte tutte le guerre che penetrano profondamente nel territorio di un paese e colpiscono le popolazioni civili sono stupri. "La ciociara" non è un libro di guerra nel senso tradizionale del termine; è un romanzo in cui è narrata l'esperienza umana di quella violenza profanatoria che è la guerra.
E un romanzo realistico, che tratta il periodo della liberazione dellItalia, durante la seconda guerra mondiale, da parte dellesercito anglo-americano.
E la storia di Cesira, bottegaia romana, che lascia la capitale per trovare rifugio a Fondi e nei paesi vicini: porta con sé la figlia; Rosetta, con la quale condivide le avventure e le sofferenze di quei mesi terribili.
Quando sembra che finalmente possano tornare a casa, la ragazza viene violentata da un gruppo di soldati algerini: questo episodio segna profondamente la psiche di Rosetta, che cambia totalmente carattere e, come riflesso condizionato successivo alla violenza subita, va sempre alla ricerca di uomini con i quali unirsi. La madre assiste quasi impotente a questa trasformazione e amaramente ammette che mai avrebbe pensato ad una simile conclusione personale alle vicende belliche.
Lautore presenta le condizioni estreme in cui erano costretti a vivere sfollati e contadini negli anni della guerra: certe descrizioni sono veramente crude e mettono i brividi solo a immaginarle. Tutto si sintetizza nella frase La guerra è la guerra, con la quale si intende che durante il periodo bellico qualunque cosa è permessa pur di sopravvivere e, nonostante vi siano persone che mostrino il loro lato più umano proprio nella sofferenza attraverso laiuto reciproco e la solidarietà, ve ne sono tante altre che rivelano il loro lato più selvaggio.
La storia è raccontata in prima persona dalla voce e attraverso gli occhi di Cesira: è, quindi, il racconto di una donna semplice, che spesso non comprende o si rifiuta di comprendere certe situazioni, perché troppo distanti dal suo ordine di idee.
I lettori, soprattutto giovani, che vogliano saperne di più della guerra e delle situazioni ad essa contingenti, non possono lasciarsi sfuggire questo successo letterario.
La ciociara
Anonimo - 04/10/2004 11:34
3/
5
e' un libro interessante perchè parla della guerra, la seconda guerra mondiale, attraverso gli occhi di una donna comune, la ciociara.
Racconta le sue vicessitudini, la fuga da roma, dalla propria vita abituale, la vita dura di sfollata insieme alla figlia, la ricerca disperata dei propri cari, la fame, le attese snervanti di notizie e della liberazione, le atrocità e la crudeltà della guerra.
Mi ha colpito perchè il punto di vista è quello ignorato dai libri storici, quello della gente comune, non degli eroi, dei nemici o delle vittime per eccellenza, ma di una persona come potremmo essere noi lettori.
La guerra cambia tutto...questo dice cesira, la protagonista, e proverà questa tremenda realtà su se stessa e su chi gli sta accanto e lascerà libero il lettore di fare alla fine le proprie personali conclusioni.
GG - 10/11/2006 16:43
Anonimo - 04/10/2004 11:34