La dolce Adeline Hulot è moglie del barone Hector Hulot, un incorreggibile libertino. Adeline aveva fatto venire in gioventù a Parigi la cugina Lisbeth, una donna che negli anni aveva accumulato rancore nei confronti della più agiata cugina. Bette da tempo nutriva per il conte Steinbock un cupo affetto e quando questo sposa la figlia di Adeline, riesce a gettare sia lui che il conte Hulot tra le braccia della signora Marneffe, donna avida e senza scrupoli, che distrugge pace e patrimonio delle due famiglie. Uscita di scena la signore Marneffe con una morte infamante, la stessa Bette soccomberà alla tisi, mentre la famiglia Hulot riuscirà a superare la crisi finanziaria. Adeline, vera martire, morirà e il marito sposerà la volgare e rozza cuoca Agathe.
Non riesco a provare antipatia nei confronti di Betta: se Bette è meschina e vive di intrigo, tutti gli altri personaggi raggiungono presto in stupidità e meschinità Betta: la Baronessa d'Hulot, la cugina Betta, è una donna che ama troppo, legata senza nessuna ragione al Barone d'Hulot, inguaribile libertino, che non fa altro che umiliare sua moglie; così come la figlia della baronessa d'Hulot, che per dispetto a Betta le porta via l'innamorato... insomma, come in certe commedie nere (L'ALCHIMISTA di Ben Jonson) nessuno si salva.
Gabriele Macorini - 25/04/2005 20:27