Nel 1831-32, sessant'anni dopo l'inizio della rivoluzione americana, Alexis de Tocqueville compì un viaggio di studio negli Stati Uniti, durante il quale esaminò da vicino il funzionamento delle istituzioni politiche, amministrative e giudiziarie del paese. Nel 1835 pubblicò la prima parte de "La democrazia in America", che contiene un'analisi sistematica delle istituzioni americane. La seconda parte fu pubblicata nel 1840, ed è edita insieme alla prima nel presente volume. Oggi il libro di Tocqueville, generalmente giudicato un classico del pensiero politico dell'Ottocento, offre spunti molto interessanti di riflessione: "Del resto" scrive Giorgio Candeloro a conclusione della sua prefazione al libro "il problema da lui posto, quello di fondare una società di uomini che siano al tempo stesso eguali e liberi e di impedire l'instaurazione di tirannidi ben più complete e oppressive di quelle del passato, è ancora vivo e urgente nel nostro tempo".
Magnifico libro, consigliatissimo. De Toqueville è fondamentale per capire la democrazia americana. Uomo di grande acume ed intelligenza, capì con grande anticipo la ineluttabilità della guerra fredda tra russi e americani (più di un secolo prima!) e capì che vi sarebbe stata un guerra civile (trenta anni prima!). Tra i difetti della democrazia americana, Toqueville rileva che gli americani sono convinti che il loro sistema sia esportabile ovunque.
La democrazia in America
Anonimo - 22/09/2005 15:39
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De Tocqueville può essere considerato uno dei massimi geni dell'800. In questo libro, con una fredda e piacevole analisi, De Tocqueville riesce a capire pregi e difetti delle democrazie, a prevedere il loro futuro, la guerra civile americana, sino a comprendere l'ineluttabilità di una ''guerra fredda'' tra Russia e USA. La fragilità delle democrazie e' messa sotto esame severo. E' stupefacente vedere come un uomo vissuto oltre 150 or sono abbia capito a fondo il nostro tempo.
Duilio Chiarle - 30/11/2015 09:24
Anonimo - 22/09/2005 15:39