Un dolore e una mancanza, raccontati in un arco temporale che tocca sette anni di vita e in cui la maturità della scrittura si è rivelata taumaturgica e generatrice di nuove occasioni e di un nuovo modo di vedere e intendere l'esistenza. "La donnina" è una sorta di piccola e personale redenzione in cui l'autrice ha forgiato le parole come si fa con la creta dando forma al dolore, riconoscendolo e trasformandolo in qualcosa d'altro.