La gioia di pensare Solo per i Soci Bookclub. Scopri

Descrizione

Dopo averci aiutato a ritrovare la gioia di vivere, Vittorino Andreoli si sofferma su quella di pensare: un’arte dimenticata, di cui l’agenda cartacea, ormai introvabile e sempre meno utilizzata, rappresenta il simbolo. Annotare i nostri pensieri, soffermarci su di essi per riflettere o trarne ispirazione, è infatti un esercizio che può restituire spessore al nostro vissuto emotivo, perché ci permette di esercitare la funzione che massimamente ci distingue dagli animali: confezionare il pensiero in parole e significati.

Ed è quello che l’autore fa, coinvolgendo il lettore in un gioco emozionante. Il suo è raccolto in questo libro come in una sorta di diario e sono ispirati alla cronaca, all’attualità, alla politica, oppure nascono da riflessioni intime o spirituali. L’invito per tutti è dunque quello a spegnere il telefonino e accendere il cervello, per costruire il nostro "pensatoio" e scoprire chi siamo attraverso un contatto più profondo e intimo con noi stessi.

«Elogia un’arte dimenticata che vuole ora far rifiorire incitando ciascuno di noi a imparare di nuovo a pensare». Repubblica.it

Vittorino Andreoli, psichiatra di fama mondiale, è stato direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona - Soave ed è membro della New Ÿork Academy of Sciences. Tra le sue ultime opere: La fatica di crescere, Le nostre paure, Il denaro in testa, L’educazione (im)possibile, Ma siamo matti, La gioia di vivere.

«Elogia un’arte dimenticata che vuole ora far rifiorire incitando ciascuno di noi a imparare di nuovo a pensare». Repubblica.it Tratto dal libro:
"Non è facile contenere la vita che si è consumata, anche perché noi crediamo di conoscerla, quando in realtà ci sono tanti segreti, tanti enigmi che ci sfuggono."

Dettagli