Istanbul, anni Trenta, nel corso di un ricevimento Charles Latimer, giallista inglese di successo, viene avvicinato dal colonnello Haki, ufficiale dei Servizi Segreti e scrittore alle prime armi. Haki allude a Dimitrios Makropulos, il più grande criminale europeo di quegli anni, coinvolto in ogni delitto, compreso il traffico di eroina e l'assassinio politico. E così ha inizio l'"esperimento investigativo" di Latimer, che inseguirà il criminale fra le rive dell'Egeo, i quartieri turchi di Sofia, i boulevard di Bucarest.
Istambul come Casablanca, Orient Express e pugnali, personaggi e storia dei ruggenti anni trenta, insomma un tuffo nel periodo d'oro dei gialli e dei libri di spionaggio, quando lo spionaggio c'era davvero. Il mefistofelico protagonista di cui si parla per tutto il libro ma che non appare mai ricorda l'atmosfera del Terzo Uomo di Greene, altro capolavoro. Ora bisognerebbe ritrovare il film che ne fece Negulesco.
La maschera di Dimitrios
Anonimo - 14/11/2001 00:00
3/
5
Storia avvincente ed appassionante, descrizione chiara delle scene e delle situazioni senza eccedere in divagazioni. Ambler conferma la sua passione nelle indagini a ritroso nel tempo (vedi 'Il caso Schirmer') per scoprire la vita e le gesta di un personaggio che, come in questo caso, si dimostra più inquietante e spietato con lo scorrere delle pagine.
sergio bettini - 15/12/2003 21:50
Anonimo - 14/11/2001 00:00
Storia avvincente ed appassionante, descrizione chiara delle scene e delle situazioni senza eccedere in divagazioni. Ambler conferma la sua passione nelle indagini a ritroso nel tempo (vedi 'Il caso Schirmer') per scoprire la vita e le gesta di un personaggio che, come in questo caso, si dimostra più inquietante e spietato con lo scorrere delle pagine.