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Qual è la differenza tra vivere a impatto zero e vivere normalmente, cioè sprecando moltissimo e fregandosene dell'ambiente? Ce lo insegna Paola Maugeri in questo libro di consigli utili e leggerezza. Perché si può vivere senza sprechi e rispettando se stessi e il pianeta, gli altri e persino gli animali, divertendosi anche moltissimo. In famiglia, con gli amici e persino con gli amanti. Girare in bicicletta, invece che in automobile. Usare le candele in romanticissime cenette vegetariane, foriere di seduzioni irresistibili. Oppure, se si è radicali come Paola, a staccare del tutto il contatore, invitare gli amici a giocare in salotto con un maglione in più, inventarsi il nuovo frigorifero nell'intercapedine della porta di una bellissima casa di ringhiera, portare il proprio figlio in gita sul camion della spazzatura per controllare il ciclo dello smaltimento della raccolta differenziata. A Milano. Perché si può vivere a "impatto zero" anche in una metropoli. Filiera corta, frutta e verdura a km zero, niente fragole a dicembre, pannelli fotovoltaici, lampadine a basso consumo, pannolini riutilizzabili e addio all'auto. E allora un metodo diviene filosofia di vita e allude a tutta la sua storia. Quella di una ragazza siciliana che cresce in un quartiere dove è normale dare fuoco alla spazzatura e ai cassonetti in una cultura dove la criminalità mafiosa incrocia lo spregio e lo sfregio dell'ambiente.
Catanese, ma cittadina del mondo, giornalista con una passione bruciante per la musica che l'ha portata dal Festival Jazz nella Sicilia dei suoi sedici anni agli schermi di Mtv collezionando più di 1200 interviste a personaggi come Bono Vox e i Coldplay, Paola Maugeri è un'ambientalista convinta e ben determinata a fare la sua parte per la salvaguardia del pianeta. Questo libro racconta l'esperimento di Paola che, insieme al padre ottantenne, al figlio di quattro anni e alla tata Evelyn, ha deciso di staccare letteralmente la spina (della luce) per ben tre mesi. E se è vero che vivere interamente a impatto zero è pressoché impossibile, una quotidianità orientata al rispetto del pianeta non è poi così complicata da realizzare. Certo, Paola ha dato un taglio netto: niente caldaia, nonostante le temperature polari di Milano in inverno, niente elettricità - solo un piccolo pannello solare da 75 watt - quindi, addio frigorifero, tv, cellulare, computer. Anche la spesa è a chilometro zero: si mangia ciò che è di stagione grazie alla consegna settimanale da parte di un'azienda che pratica l'agricoltura sostenibile. Di carne, naturalmente, neppure a parlarne. Paola è vegana e, del resto, leggendo con attenzione quante risorse vengono utilizzate per produrne, passa la voglia anche ai più devoti della bistecca. Un esperimento, dunque, perfettamente riuscito che ha avuto come leitmotiv ciò che le discipline orientali insegnano da sempre: "perdita è guadagno". Che in poche parole significa quanto sia importante liberarsi della zavorra delle sovrastrutture e del superfluo per ritrovarci nell'essenziale e quindi in ciò che conta davvero.
Athena Barbera
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