Chi accetterebbe mai di ospitare per quindici anni nel giardino di casa propria un'anziana barbona e il furgone debordante di rifiuti che ne costituisce il domicilio? Oltretutto Miss Shepherd non è una vecchina che susciti tenerezza: è grande e grossa, scontrosa, bislacca, poco incline alla gratitudine. Porta come cappello una scatola di cereali fissata con un velo e ha una gonna fatta di strofinacci per la polvere. Si fa scarrozzare per la città su una sedia a rotelle ed emana un insopportabile fetore. Chi mai accetterebbe una così perturbante prossimità? Forse solo Alan Bennett che in questo libro ci affida il diario di una lunga e incongrua convivenza.
Chi mi segue e legge le mie recensioni saprà già che la conoscenza dell'autore Alan Bennett é ancora molto scarsa.
Ho letto per caso un suo libro e l'ho apprezzato molto, e per questo motivo ora sono intenzionata ad approfondire la mia
conoscenza di questo autore.
Mi sono imbattuta quindi in questo libro, e già alla lettura della trama sono rimasta incuriosita.
I libri di Alan Bennett sono davvero piccolini, e anche i singoli capitoli sono corti, quindi la lettura é davvero adatta
a tutti.
Ma veniamo alla storia.
Si parla di Miss Shepherd, una donna particolare quanto "colorata" che per sua decisione vive in un furgone, anzi in più
furgoni, perché durante la sua vita ne ha cambiati diversi.
Vista la sua età avanzata non usa i furgoni come "camper" ma come vere e proprie case in cui vivere.
Questa strana Miss Shepherd é davvero singolare.
Non é povera, ma decide ugualmente di passare la vita in un furgone, e di rendere la vita impossibile al malcapitato di
turno che decide di aiutarla.
Il malcapitato del libro é Mr Bennett, che già dal primo incontro scopre di che pasta é fatta questa strana signora.
Colto da gentilezza estrema decide di farla posteggiare nel suo giardino e le collega tutti gli impianti alla casa,
gentilissimo da parte sua aiutare una signora anziana, ma se ne pentirà presto.
Non manca giorno che non si presenti con mise strampalate e inguardabili, e non dimentichiamo le continue assurde
richieste che fará ogni volta che Mr Bennett per errore passa davanti al furgone.
La convivenza sembra un poco opprimente, ma si troverà presto ad abituarsi, e anzi a sentirne la mancanza quando non é
presente.
Nel racconto ho apprezzato la divertente comicità e lo scambio di battute tra il sarcastico e l'esasperato.
Il libro é scritto come un diario tenuto da Mr Bennett.
Sinceramente non ho capito se il racconto é creato dallo spunto di una situazione vissuta dall'autore o se inserirsi
nei racconti é il suo stile di scrittura, ma ora voglio sicuramente approfondire.
Tutta la storia é carina e si legge facilmente, oltre che molto velocemente, e leggendo oltre il racconto in se stesso,
si vede sotto tanta verità dell'essere umano.
Non mi resta che augurare a tutti una Buona Lettura!
La signora nel furgone
Anonimo - 24/04/2003 12:36
4/
5
Sicuramente da leggere....amerete anche voi la stravagante Miss Shepherd e ... alla fine...vi mancherà.
Buona lettura
La signora nel furgone
Simone - 15/03/2003 17:39
5/
5
Come gli altri precedenti libri di Bennet è scritto molto bene e avvince il lettore con le stravaganze di Miss S.
Elisa Cavandoli - 06/06/2015 15:58
Anonimo - 24/04/2003 12:36
Simone - 15/03/2003 17:39