II 27 maggio del 1956, data inizio lavori, c'è una sola cosa: il coraggio di alcuni uomini, i soli capaci di immaginare e realizzare una via di comunicazione che unisca il Paese. Come la ferrovia negli Stati Uniti. Il 4 ottobre del 1964 una striscia di asfalto lunga 755 chilometri collega Milano con Napoli, il Nord con il Sud, la nebbia con il sole. Durante quegli otto anni un esercito di tecnici, manovali, ingegneri, architetti, dirigenti, progettisti, capocantieri ha combattuto senza sosta, dall'alto dei viadotti e nel buio delle gallerie, nel fango degli inverni e nell'afa delle estati, per mantenere la promessa della sua costruzione. All'interno di una rigorosa ricostruzione storica, mescolando personaggi d'invenzione e protagonisti reali, questo romanzo racconta la storia di quell'esercito e della sua strada. Ufficiali e soldati, uomini e donne, ognuno con un proprio sogno da rendere vero e una promessa a cui tenere fede. Tutti italiani, tutti con la schiena dritta, come la strada che debbono costruire.
A me è piaciuto. Argomento molto interessante. Scrittura giornalistica molto leggera e veloce. Una bella storia che può renderci orgogliosi di avere un recente passato così.
Strada dritta (La)
Anonimo - 16/08/2011 13:32
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L'argomento e' assolutamente suggestivo e interessante, ma Pinto scrive veramente male.
Strada dritta (La)
Anonimo - 11/06/2011 08:58
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L'Italia che decideva e lavorava, l'Italia che entrava nel G8 dopo le macerie della guerra, da popolo di contadini a primi nella tecnica... Un Nuovo Rinascimento che si è spento. Romanzo storico avvincente che ci costringe a riflettere su quale sarà il futuro dell'Italia. Da leggere in maniera leggera e godibile, sotto l'ombrellone o nelle serate estive. Costringe alla discussione sul perchè oggi in Italia ci vogliano anni per chiudere una buca in una strada e progettare lo smaltimento dei rifiuti. Incapacità oggi di una nazione di avere al vertice, politico e economico, persone di qualità che sappiano operare per il bene comune, con il coraggio delle scelte, anteponendo l'interesse collettivo a quello personale. Le leggi "ad personam" metafora del sentire comune, il potere deve garantire me e i miei, del doman non c'è certezza. Nello
Strada dritta (La)
Anonimo - 29/05/2011 09:42
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L'Italia che decideva e lavorava, l'Italia che entrava nel G8 dopo le macerie della guerra, da popolo di contadini a primi nella tecnica...Un Nuovo Rinascimento che si è spento. Romanzo storico avvincente che ci costringe a rifelettere su quale sarà il futuro dell'Italia. Da leggere! Nello
Anonimo - 24/03/2012 00:07
Anonimo - 16/08/2011 13:32
Anonimo - 11/06/2011 08:58
Anonimo - 29/05/2011 09:42