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La vecchiezza - Marco Tullio Cicerone
La vecchiezza - Marco Tullio Cicerone

La vecchiezza

Marco Tullio Cicerone
pubblicato da Rizzoli

Prezzo online:
11,00
Prodotto acquistabile con Carte Cultura, 18App e Carta Docente
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"Testo latino a fronte. Cicerone compone il dialogo ""La vecchiezza"" (""Cato Maior"") nei primi mesi del 44 a.C., poco prima dell'uccisione di Cesare. E' per lui un periodo di forzata inattività politica: nel personaggio di Catone il Censore, che sceglie a proprio portavoce, Cicerone trasfigura l'amarezza per la vecchiaia la quale, più che il decadimento fisico e l'imminenza della morte, sembra temere la perdita del contatto coi tempi e delle 'chances' di intervento politico. Proiettandosi nella figura di un anziano che conserva intatta l'""auctoritas"" e il proprio prestigio politico, Cicerone ha modo di rifugiarsi in un passato ideale, di eludere la propria emarginazione immaginando di vestire i panni dell'antico Censore, di distrarsi dall'inattività cui la dittatura di Cesare lo costringe. La vecchiezza di cui il ""Cato Maior"" imbastisce l'elogio è perciò anche quella di tutto un ceto - l'aristocrazia romana - che, nella drammatica fase di trapasso all'ordinamento imperiale, si vede progressivamente espropriato del proprio ruolo sociale, spogliato della ""dignitas"" e degli ""honores"" che per secoli hanno costituito il senso principale della sua esistenza. In questa prospettiva si comprende come, nel raffigurare Catone, Cicerone si sia concesso molte libertà rispetto alla sua immagine storicamente accertabile; il personaggio appare in generale addolcito e ammansito: il rude agricoltore della Sabina, caparbiamente attaccato ai propri profitti, ha ceduto il posto a un raffinato cultore della ""humanitas"" e della socievolezza, che, con una punta di estetismo, arriva perfino ad anteporre il bello all'utile. Nella sua vecchiaia si armonizzano in maniera perfetta il gusto per l'""otium"" e la tenacia dell'impegno politico, due opposte esigenze che Cicerone invano ha cercato di conciliare lungo tutto l'arco della propria vita. Da questa tensione fra esperienza personale e sua rielaborazione filosofica prende le mosse l'ampio saggio introduttivo di Emanuele Narducci."

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Classici greci e latini » Prosa letteraria

Editore Rizzoli

Collana BUR Classici greci e latini

Formato Tascabile

Pubblicato 27/01/1983

Pagine 256

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788817124096

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