La vita gratis

Inverno 2006. Uno sgangherato gruppo di malviventi tenta il colpo grosso nella banca di una cittadina della provincia romana. Hanno un piano perfetto... che, alla prova dei fatti, fa acqua da tutte le parti: ci sono morti e feriti, tra i banditi e i poliziotti. E un unico uomo in fuga, capro espiatorio degli uni e degli altri. Comprimario e corresponsabile del disastro è Corallo, un vecchio e patetico animale da bar che, per salvarsi da un usuraio, vende un amico a delinquenti senza scrupoli, i delinquenti all'usuraio e il tutto alla polizia. Il danno è fatto, la fuga inizia, la vita accelera i suoi battiti e le voci che ci raccontano la storia si moltiplicano: i malviventi "romanacci", il commissario napoletano Imperato e il suo fido ispettore Loffredo - "Vicié" e "Ciccì" -, l'uomo in fuga - "Sandokàn" - solo a fare i conti con il passato. Un passato in cui ha fatto politica, forse per caso, si è ridotto a vivere di furtarelli, forse per caso, ha perso sua moglie a un posto di blocco "finito male", ha avuto un figlio... Ed è proprio il figlio di Sandokàn, un giovane che condivide appartamento e solitudine con il nonno, a trovare l'energia per trarre qualcosa di buono dalla nera melma del destino: solo ora che suo padre se ne sta andando, mentre cerca di salvarlo, si rende conto che potrebbe perdere tutto e decide di cambiare vita. Sente per la prima volta che si tratta della sua vita. E durante il lungo viaggio verso nord, braccato dalla polizia, il ragazzo diventerà uomo. In questa prima, avvincente prova narrativa di un blogger un po' poeta s'intrecciano piani temporali, punti di vista, registri linguistici in un vortice nel quale non si può rimanere asettici, bisogna sporcarsi le mani.

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