La strada come 'mondo vitale', spazio simbolico del divenire, laboratorio ed al tempo stesso osservatorio della vita quotidiana, in una esposizione ragionata di conoscenze maturate in venti anni di esperienza sul campo. Con una nuova metodologia operativa in base alla quale è l'operatore che deve andare a cercare chi vive nel disagio, in condizioni di marginalità, si esaltano le connotazioni empatiche e di lavoro di rete dell'operatore, capovolgendo l'ottica tradizionale dei servizi del welfare state.