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Le armi segrete di Hitler - Luigi Romersa
Le armi segrete di Hitler - Luigi Romersa

Le armi segrete di Hitler

Luigi Romersa
pubblicato da Mursia (Gruppo Editoriale)

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Generi Storia e Biografie » Storia dell'Europa » Periodi storici » Storia del XX e XXI secolo » Storia militare

Editore Mursia (gruppo Editoriale)

Collana Testimonianze fra cronaca e storia

Formato Libro

Pubblicato 07/04/2011

Pagine 176

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788842534327

2 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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Le armi segrete di Hitler

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voto 4 su 5 Alle volte aspetti della storia che credevamo consolidati, iniziano a traballare. E' la volta delle atomiche che gli Usa fecero esplodere in Giappone, su due città, ponendo così fine alla II Guerra Mondiale, ma anche suscitando forti dubbi su questa azione bellica rivolta contro la popolazione civile, che ha segnato l'inizio della moderna democrazia, quasi fosse un peccato originale. Ma torniamo alle due atomiche e alla notizia apparsa su un giornale degno di fede, "L'Attualità", periodico mensile italiano diretto da Cosmo Sallustio Salvemini. La notizia è apparsa sul numero 10 (anno XIX) dell'ottobre 2010, a firma Carlo Morganti, dal titolo "Le atomiche sul Giappone erano... tedesche". L'autore dell'articolo ci dice che nell'ultima pubblicazione di Dino Editore si rivelano avvenimenti documentati, inediti, di grande importanza storica, dal titolo "Il testamento politico e spirituale di Mussolini"; nella XIII confessione del 26 dicembre 1944, sita alla pagina 132 dell'opera, Padre Eusebio Zappaterreni (frate francescano, cappellano capo delle Brigate Nere e assistente spirituale di Benito Mussolini) testualmente dice: «Romersa mi rivelò che dopo la capitolazione della Germania, un tecnico tedesco fece sapere agli americani che in un determinato punto della Selva Nera, sotto le macerie di uno stabilimento, sarebbe stato possibile rinvenire delle bombe disgregatrici. Compiute febbrilmente le ricerche ebbero esito favorevole. Recuperate e rimesse subito in condizione di funzionare, dopo averne sperimentato l'uso nel Nuovo Mexico il 16 luglio del 1945, furono proprio altri due di questi ordigni che gli americani lanciarono prima su Hiroshima e poi su Nagasaki, rispettivamente il 6 e il 9 di agosto, distruggendo le due città giapponesi quasi del tutto.» Dunque quelle due famigerate bombe erano di fabbricazione tedesca e non americana, come si è ritenuto fin'ora. E fu soltanto il primo e il 25 luglio dell'anno successivo che gli americani fecero esplodere le loro due prime atomiche, precisamente sull'isolotto di Bikini. A differenza di quelle tedesche, le americane erano a base d'uranio, non di acqua pesante. Tutta la storia documentata della bomba disgregatrice tedesca e dell'uso che ne fecero gli americani è descritto in un libro pubblicato da Mursia solo nel 2005 dal titolo "Le armi segrete di Hitler" proprio del giornalista italiano Luigi Romersa. Washington offrì a Romersa una cospicua somma di danaro per l'acquisto dei diritti del libro. Si ritiene che l'acquisto non sia avvenuto ma il libro è stato pubblicato solo nel 2005. Sul web si legge che: "Romersa, soldato fedele e onesto giornalista mise al sicuro il suo presunto lavoro" per pubblicarlo solo molti anni dopo. Ancora sul web leggiamo: "Molto nota è la missione che il giornalista Luigi Romersa intraprese, su ordine di Mussolini, alla ricerca di informazioni riservate sulle armi segrete dei nazisti. Romersa effettuò la sua missione in Germania nell'ottobre del 1944, dove inizialmente si incontrò prima con Goebbels a Berlino e poi con Hitler a Rastenburg. Successivamente proseguì la sua visita alla base di Peenemunde dove assistette all'assemblaggio della V2 e conobbe lo scienziato tedesco Wernher von Braun, ma soprattutto Romersa fu testimone di un esperimento di deflagrazione a terra di un ordigno nucleare sull'isola di Rugen, nel mar Baltico. La sua testimonianza trova punti di verifica con gli indizi e le prove raccolti dallo storico Rainer Karlsch." Vittorio B.
Le armi segrete di Hitler

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voto 4 su 5 Nel libro, che tratta un argomento offuscato dalla - talvolta semplicemente ed ottusamente pregiudiziale - patina di negatività che il mondo ha imposto ad ogni aspetto della germania nazista, Romersa, con una cronaca-narrazione particolareggiata e scorrevole prefigura nel lettore affascinanti ipotesi fantastoriche, svelando come la Germania avrebbe potuto sovvertire le sorti della guerra, disponendo già dalla seconda metà degli anni trenta di armi che si è abituati a immaginare solo con riferimento al periodo della guerra fredda; conferma inoltre come anche in questo caso le note manie assurde di Hitler, che nel momento fatale osteggiò lo sviluppo delle rivoluzionarie idee dei ''suoi'' scienziati, siano state fatali alla Germania.

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