Una ragazza minuta, pallida, arrampicata su alti tacchi, nella vita di un uomo "senza ombra", la cui esistenza, così normale, si avvicina sempre più al confine con l'inesistenza. E quella donna è l'ombra stessa, qualcosa di oscuro e lancinante al di là di ogni ragione, che conduce tranquillamente alla morte.
La trama non è un granché, se riflette la situazione psicologica e biografica dell'autore Simenon era alquanto maschilista! Quello che mi ha colpito di questo libro è stato lo stile.
Non avevo mai letto nulla di Simenon, nemmeno lo strafamoso Maigret, ma questo libro, scritto alla fine deglia anni 40, sarebbe potuto essere stato scritto ieri, talmente il linguaggio è moderno.
Lettera al mio giudice
Anonimo - 06/03/2012 20:23
4/
5
Libro davvero particolare, tutto scritto in prima persona. Intimo e inteso, 'Lettera al mio Giudice' è il Simenon che non ti aspetti. L'amore assoluto raccontato, anche nelle sue tinte più cupe, con delicatezza e tenerezza infiniti.
Una confessione, forse più dello stesso Simenon che non del suo personaggio.
Lettera al mio giudice
Marino - 05/10/2005 16:26
4/
5
E' stato il mio '' primo '' Simenon!! D'altronde, c'è sempre una '' prima volta ''!!! Da quell'esperienza, mi sono letteralmente divorato la sua intera produzione e ho eletto il grande Georges a mio autore preferito...NON E' MAI TROPPO TARDI!!
Raffaella Falugi - 27/05/2013 11:55
Anonimo - 06/03/2012 20:23
Marino - 05/10/2005 16:26