Nella inevitabile, arbitraria parzialità di una scelta - l'edizione originale di "Letteratura moderna e Cristianesimo" si sviluppa in cinque volumi - i profili di autori qui presentati offrono una testimonianza significativa del metodo di lettura di Moeller, metodo che si articola su due fattori fondamentali. Da un lato il riferirsi all'opera di un autore come realtà sempre viva, dall'altro la tenace volontà di non separare l'uomo e lo scrittore, l'arte e la vita. Da questo tipo di approccio, al quale nulla resta estraneo - vita, valori estetici, conflitti morali, filosofia, ecc. - consegue una eccezionale capacità di 'conversazione'. Moeller non parla 'di' Kafka, Camus, Sartre, Péguy: parla 'con loro'. Non solo dà le proprie ragioni, ma le chiede. E lo scrittore, talora a malincuore (come Camus), talora di buon grado (come Kafka), le dà a sua volta. Questo spiega il perno intorno a cui ruotano tutte le indagini di Moeller, la meta di tutti i suoi percorsi: non lo stile, non il valore estetico, non i punti di rottura, le discontinuità, addirittura non la concezione del mondo, il pensiero sociale o politico. Quello che Moeller cerca in ogni scrittore è semplicemente la 'libertà'.