Bobbio ha considerato Capitini come l'ispiratore del suo interesse per la nonviolenza, fin dal comune orientamento antifascista e liberalsocialista. Il rapporto con l'amico perugino, già testimoniato nelle pagine dell''Autobiografia del grande studioso torinese, viene ora pienamente documentato dalla raccolta di tutte le lettere che nel corso degli anni i due intellettuali del Novecento si sono scambiati.