Il libro è il tragico monologo di una donna che aspetta un figlio guardando alla maternità non come a un dovere ma come a una scelta personale e responsabile. Una donna di cui non si conosce né il nome né il volto né l'età né l'indirizzo: l'unico riferimento che viene dato per immaginarla è che vive nel nostro tempo, sola, indipendente e lavora. Il monologo comincia nell'attimo in cui essa avverte d'essere incinta e si pone l'interrogativo angoscioso: basta volere un figlio per costringerlo alla vita? Piacerà nascere a lui? Nel tentativo di avere una risposta la donna spiega al bambino quali sono le realtà da subire entrando in un mondo dove la sopravvivenza è violenza, la libertà un sogno, l'amore una parola dal significato non chiaro. Con la prefazione di Lucia Annunziata.
Oriana Fallaci è nata a Firenze nel 1929. Il padre Edoardo era un muratore che per le sue idee antifasciste nell'Italia di Mussolini fu arrestato e torturato dalle camicie nere, episodio che resterà sempre ben impresso nella mente della giovane Oriana, la quale aiuterà la resistenza partigiana portando di nascosto le munizioni.
Sin da bambina il suo sogno era diventare una scrittrice, ma nonostante questo – su consiglio dello zio – si iscrisse a medicina. Durante gli studi inizia però a lavorare come giornalista e
Bel racconto!.. con parole semplici non ostante i suoi anni da quando è stata pubblicata. L'avevo presa in prestito alla biblioteca nella mia zona, ma ho deciso l'acquisto semplicemente perché ogni donna di qualsiasi età dovrebbe averlo in casa a portata di mano, perché in questo libro l'odio e l'amore si mescolano fino a morire per poi rinascere all'improvviso come una sorte di filosofia, morale, pregiudizi. Lo consiglio senza esitazione.
Lettera ad un bambino mai nato
lauraaa.00 - 18/03/2020 16:42
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In questo libro Oriana Fallaci affronta un argomento molto delicato: la perdita di un bambino durante la gravidanza. Racconta passo per passo la storia di una donna ,parlando in prima persona; partendo da quando ha scoperto di aspettare un bambino, fino allaccettazione di questultimo.
Sono molto interessanti le sue riflessioni filosofiche sulla vita ,sulluomo e sui problemi che una donna ogni giorno deve affrontare.
È un libro molto toccante poiché ci invita a riflettere sulla condizione della donna che deve lottare ogni giorno per rivendicare i propri diritti.
Lettera ad un bambino mai nato
ilaria marino - 10/10/2013 18:56
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Ho letto questo libro a 16 anni,lo trovai breve,intenso,forse quasi scioccante per quanto invita a riflettere,si ha la sensazione di avere realmente tra le mani il diario personale di una donna con i suoi pensieri,i suoi dubbi..le sue fantasie si intrecciano con la cruda realtà.Lo rileggerò a breve con la maturità dei miei 26 anni perché trovo sia una di quelle letture che ad ogni età possono darti nuove sfumature non afferrate prima.Consigliatissimo!
Maria Huertas - 18/07/2023 16:03
lauraaa.00 - 18/03/2020 16:42
ilaria marino - 10/10/2013 18:56