Secondo Hannah Arendt, il concetto di "politica", venuto in luce nel mondo greco con il fenomeno storico della "polis", coincide originariamente con quello di "libertà". Questo volume vorrebbe essere una sorta di verifica dell'intuizione arendtiana, trasferita dal piano pratico a quello teorico, con riferimento alla Firenze quattro-cinquecentesca, la "polis" cristiana, che fu fucina e laboratorio del pensiero politico e moderno. Le opere di Machiavelli e Guicciardini sono qui interpretate come il culminare di un processo di pensiero etico-civile che si sviluppa intorno al tema della libertà (la "florentina libertas"), attraverso i grandi cancellieri della repubblica, Salutati e Bruni, il Savonarola e la "rivoluzione" del '94.