Qualcuno ha ucciso brutalmente William Brown, un australiano che durante la guerra ha lavorato per i servizi segreti, e Maigret viene caldamente pregato di risolvere il caso con rapidità e discrezione. Giunto ad Antibes, tuttavia, il commissario si trova d'improvviso catapultato in un mondo che pare avere su di lui l'effetto di un narcotico. Un mondo traboccante "di sole, di mimose e di fiori dal profumo dolciastro, di mosche ubriache, di auto che scivolano sull'asfalto molle...". Un mondo più che mai lontano da Parigi e dalla realtà conosciuta.
Consiglio vivamente il romanzo, soprattutto a chi si ritrova d'estate lontano dai luoghi dove la gente si riposa. Leggere questo libro ci porta a seguire un Maigret che guarda con l'occhio della memoria i luoghi di villeggiatura in costa Azzurra per poi svegliarsi e vedere una realtà spesso triste e misera. I personaggi sono ben disegnati, specialmente il ''morto''. Maigret lo arriva a conoscere poco a poco e lo svela, non senza ironia, al lettore. Bel libro!
Mario Gattone - 28/07/2005 13:31