Perché in Italia - più che in ogni altro Paese - l'epoca della rivolta operaia e studentesca ha generato violenza terroristica, clandestinità, lotta armata organizzata? In questo libro illuminante, storici sia italiani sia francesi sviscerano le modalità e il significato dell'uso della violenza, l'elaborazione ideologica dell'epoca, le rappresentazioni contemporanee e successive (attraverso la fotografia, il cinema, la letteratura), i rapporti tra Francia e Italia riguardo all'"asilo" accordato a terroristi non pentiti (come Cesare Battisti). Il libro tocca anche il tasto delicato della memoria del sangue, e accoglie le testimonianze di protagonisti come i giudici Caselli e Spataro.