In tre stagioni si dipana l'intreccio di questa storia, fra le pagine di un romanzo che a tratti è poesia, a tratti epica, a volte rievocazione. Vi sono un commercialista rimasto vedovo da poco, il figlio partito per il Tibet spinto dal desiderio di andare il più lontano possibile, la sua giovane fidanzata lasciata in Israele, forte e fragile al tempo stesso, una donna malata di ironica solitudine, una morta la cui vita affiora a poco a poco. E soprattutto lui, lo scrittore che, a un certo punto, entra nella storia e vi prende parte sia come "artefice" che come "spettatore". C'è una cifra comune nelle storie individuali racchiuse nel libro e nella trama ed è la distanza fra le anime, che acuisce i sentimenti invece di sopirli e li fa più forti e duraturi. Tutti i personaggi sono separati dal loro oggetto d'amore da una barriera più o meno tenace e reale ma comunque invalicabile, sia essa il muro di una stanza, una lontananza remota, la morte o il fatto che l'amato sia l'immaginario personaggio di un racconto. Il romanzo è un singolare evento nella letteratura contemporanea: prosa e poesia si intrecciano nella narrazione, in uno stile assolutamente nuovo e in un continuo moltiplicarsi di echi. Ogni frase ha una carica forte di significati e regala ogni volta al lettore la prova di un altissimo talento.
Frammenti di vita che si ricompongono lentamente. Altrettanto lentamente il lettore, cullato fra prosa e poesia, impara ad amare i personaggi di questo libro: Dita e la sua sensuale bellezza; Rico ed il suo animo nobilmente in fuga, Albert che con le sue mani ormai anvizzite cerca ancora un'emozione da rubare ed infine Nadia con la sua impalpabile presenza. Non è un libro da leggere, sono le pagine che timidamente si sveleranno a noi.
Lo stesso mare
alessio - 14/03/2008 15:15
1
O entri in sintonia da subito con l'autore o il libro non lo finisci. Libro: o sei un romanzo o sei una raccolta di poesie, tertium non datur... e quindi finisci col deludere gli amanti di entrambi i generi.
Lo stesso mare
Anonimo - 01/08/2007 18:16
5
PENNELLATE DI EMOZIONI, UN LIBRO STRAORDINARIO CHE FA VIBRARE LE CORDE SOTTILI DELL'ANIMO.
DA LEGGERE.
eliana morello - 24/03/2008 22:29
Frammenti di vita che si ricompongono lentamente. Altrettanto lentamente il lettore, cullato fra prosa e poesia, impara ad amare i personaggi di questo libro: Dita e la sua sensuale bellezza; Rico ed il suo animo nobilmente in fuga, Albert che con le sue mani ormai anvizzite cerca ancora un'emozione da rubare ed infine Nadia con la sua impalpabile presenza. Non è un libro da leggere, sono le pagine che timidamente si sveleranno a noi.
alessio - 14/03/2008 15:15
O entri in sintonia da subito con l'autore o il libro non lo finisci. Libro: o sei un romanzo o sei una raccolta di poesie, tertium non datur... e quindi finisci col deludere gli amanti di entrambi i generi.
Anonimo - 01/08/2007 18:16
PENNELLATE DI EMOZIONI, UN LIBRO STRAORDINARIO CHE FA VIBRARE LE CORDE SOTTILI DELL'ANIMO. DA LEGGERE.