C'è stato un tempo in cui Jensen e Mia erano inseparabili. Poi le cose sono cambiate. Jensen sa che è colpa sua, sa di aver perso Mia. No, non l'ha persa. In realtà l'ha gettata via. Lei era la sua migliore amica, la sua musa ispiratrice, l'unica che credesse in lui Sa di averle spezzato il cuore, ma all'epoca pensava di non aver altra scelta. Ora, a distanza di anni, lui e Mia si sono ritrovati a lavorare insieme e averla davanti ogni giorno gli ricorda il motivo per cui ha perso la testa per lei. Questa volta, però, Jensen non commetterà errori: ha intenzione di fare tutto quello che è in suo potere per non lasciarla andare.
Non credo esistano termini adatti a descrivere quanto io abbia amato questo libro, ogni capitolo, ogni paragrafo, ogni parola.
Trovo quasi riduttivo catalogarlo come romanzo rosa, perché sebbene ci racconti la storia tra Mia e Jensen, è un romanzo sui rapporti umani, sulla crescita personale, sulla vita e, infine, sullamore.
Mia e Jensen un tempo erano inseparabili, ma un errore da parte di Jensen divide le loro strade (Love is Forever).
Li ritroviamo allinizio di questo libro a cinque anni di distanza, costretti a collaborare a un articolo di una rivista di cui Mia è la fotografa e Jensen lautore.
Sebbene le azioni di Jensen siano state la causa della loro separazione, questultimo ha sempre seguito la carriera di Mia a distanza negli anni, e tornando a essere a stretto contatto con lei, scopre di non averla mai veramente dimenticata ed è deciso a riconquistarla:
"() E a te, Mia Bennett la mia fotografa, i miei occhi, la ragazza dei miei sogni, il personaggio crudele dei miei incubi dico che tutto ciò che possiedo lo devo a quella notte in cui mi hai lasciato guardare nei tuoi occhi, mostrandomi le possibilità che il mondo aveva da offrirmi".
Mia, costretta a trascorrere del tempo con il suo ex, il Frantumasogni, comincia lentamente a riscoprire un nuovo Jensen, più maturo, ma non riesce a lasciar andare il passato e dimenticare la causa della loro rottura.
"Il nostro passato era una fotografia di ricordi cristallizzati nel tempo. E quelli più intensi facevano troppo male per essere rispolverati."
Lautrice è bravissima a far intraprendere ai personaggi un percorso che li vede ravvicinarsi e poi di nuovo allontanarsi, con una costruzione della storia sempre molto credibile, una narrazione mai banale, che porta il lettore a immedesimarsi nei mille travagli di Mia, ma allo stesso tempo a fare il tifo per Jensen.
Un libro da leggere, ma soprattutto da rileggere ogni tanto, per ricordare a noi stessi che "Le vere storie damore non hanno mai una fine".
blueheaven23 - 25/05/2017 09:42