Il 5 settembre 1939 i tedeschi bombardano Falkov, un piccolo villaggio polacco, e lo radono al suolo. Per i contadini, già poveri, è la fame. Scopo della campagna militare in Polonia è l'appropriazione del potenziale economico polacco e il reclutamento forzato di tutta la manodopera disponibile. Valerian è uno degli oltre due milioni di polacchi deportati nel Reich: 16 anni, viene mandato in una fattoria vicino a Brema come bracciante agricolo. Dopo pochi giorni tenta di fuggire. Viene ritrovato dalla polizia e ricondotto dai suoi datori di lavoro. Valerian allora escogita un piano: dà fuoco al fienile pensando che in tal modo verrà rispedito a casa per punizione. Ma la punizione è ben più grave: viene processato e conmdannato a morte, sebbene minorenne.