"Voglio raccontarvi una storia, la mia storia, se mi è concesso, la storia di un violoncello. Perché questo sono, un violoncello. Posso presentarmi? Il mio cognome e Stradivari. Sono venuto al mondo a Cremona nel 1711, nella bottega del maestro Antonio Stradivari, e - che ci posso tare? - posso dire di essere nato già famoso. Quanto a questo, io non c'entro. Questione di fortuna, ho avuto subito un nome e prestissimo un soprannome (o un titolo nobiliare, se preferite) che ancora possiedo, Mara. Il mondo mi chiama Mara. The Mara. Il famoso, famosissimo Mara." Creato dal genio di Antonio Stradivari, Mara è uno dei più preziosi violoncelli del mondo. Ha solo (!) trecento anni... e suona come fosse il primo giorno. Deve il nome al suo primo proprietario conosciuto, un virtuoso, eccezionale ma dedito all'alcol, che lo venderà per pagare i propri debiti. Poi Mara ha viaggiato, in Europa e in America, è stato ascoltato da musicisti come Mozart e Haydn, apprezzato da imperatori e principi elettori. Oggi, dalla sua casa viennese, sogna di essere suonato da un giovane russo e ha un unico rimpianto: che Mozart non abbia scritto nulla per lui. In questo romanzo Mara narra in prima persona la sua vita e ci svela il possibile segreto del suo successo: tre secoli di musiche e musicisti, virtuosi, collezionisti e banchieri raccontati da un grande protagonista. Un'autobiogratìa insolita e sorprendente che si traduce non soltanto in resoconto storico ma anche in una dichiarazione d'amore per l'arte.