II volume analizza le importanti trasformazioni della città contemporanea intesa come spazio fluido, eterogeneo, dove le pratiche della produzione e del consumo estetico e culturale sono profondamente contaminate dalle logiche e dalle dinamiche dello spettacolo della merce e dove gli spazi di fruizione estetica-culturale-artistica acquistano sempre più l'aspetto di luoghi di intrattenimento. Quello che studi recenti hanno chiamato il fenomeno dell'high-pop, che si può definire come una crescente polarizzazione del gusto e della distribuzione su circuito di massa del prodotto di élite o d'autore, viene in effetti spesso a coincidere con la definizione di spazi sempre più ibridati nella loro multifunzionalità.