È il 1972 quando un giovanissimo Gianni Nocenzi forma con suo fratello Vittorio il Banco del Mutuo Soccorso, band leader del Progressive Rock. Dopo essere rimasto nel gruppo fino all’85, Nocenzi pubblica da solista “Empusa” (1988 - Virgin Records) per poi allontanarsi dalla discografia non prima però di aver lasciato come atto conclusivo “Soft Songs” (1993 - Virgin Records), con la partecipazione di Sarah Jane Morris e di Andrea Parodi dei Tazenda. Il brano strumentale “Al principio dell’Arcobaleno – part two”, punto d’incontro di Occidente e Oriente, si avvale invece della straordinaria collaborazione del pianista e compositore giapponese Ryuichi Sakamoto. Gli anni successivi, Gianni li dedica allo studio e alla ricerca delle nuove tecnologie applicate al fare musica, che lo portano a girare il mondo collaborando con l’azienda nipponica Akai Professional. “Miniature” è il titolo del nuovo album che marca il sorprendente ritorno da molto tempo atteso e sperato dai suoi numerosi e fedeli estimatori. Questa nuova opera ben rappresenta la sintesi del recente percorso compositivo del musicista romano. Per quanto possa sembrare strano, data la sua carriera e la ricerca spesso votata all’elettronica, “Miniature” è il primo disco in cui Nocenzi suona esclusivamente il pianoforte acustico (un gran coda Steinway) esprimendo appieno la sua “summa” compositiva e interpretativa. Registrato con una serie di avanzate tecnologie che danno al suono dello strumento una nuova dimensione e all’ascolto inedite suggestioni, “Miniature” include 6 brani, intensi e coinvolgenti, incisi in presa diretta: Cammino di pietra, Terra Nova, Ritorni, Farfalle, Engelhart, Ninnananna di Cosmo. Foto: Andrea Basile.Prodotto da Luigi Mantovani per gmebooks