Héléna vive sola nel suo appartamento di Parigi e da tempo ha perso il coraggio di affrontare il mondo degli uomini. Suo padre per lei era l'orizzonte di ogni pensiero, il severo signore della volontà, la legge. La sua morte l'ha lasciata vuota di lacrime, prosciugata di ricordi. Fino a quando, due anni dopo, dall'Italia riceve una delle lettere che Paul M. ha spedito a tutte le Héléna B. di Francia per cercare informazioni su Georges B., suo padre. Loro padre. La memoria di Héléna, assalita all'improvviso da immagini e sentimenti a lungo rimossi, si rianima e a quel fratello sconosciuto racconta la sua storia di figlia e discepola. Scopre anche la gelosia per l'uomo cui si era votata. Lui, il grande affabulatore, con le sue parole le aveva fatto vivere le grandi epopee del passato, le aveva insegnato la differenza tra bene e male, le aveva rivelato che non si può essere felici. Quelle parole sono tutto ciò che resta di lui, tutto ciò che è reale. Ma anche dietro alla più innocente di tutte, il nome che porta, si nasconde un significato, tanto sconvolgente che ora ha il potere di sopraffare ogni altra verità, di corrompere quegli anni che per un momento si era illusa di riconquistare.