Questo libro è la confessione laica dell'autore: si incontrano gli ex-comunisti travestiti da democratici, i dissidenti di ieri che non sanno più ritrovare un ruolo, le culture nazionali degenerate in ideologie della nazione. E una testimonianza su quello che sta diventando l'altra Europa, un viaggio in un Mediterraneo dove "da Oriente a Occidente ogni punto è divisione", un messaggio a un'Europa che prima ancora di nascere rischia di diventare anch'essa "ex".
Mondo «ex» e tempo del dopo. Identità, ideologie, nazioni nell'una e nell'altra Europa
Anonimo - 03/11/2007 05:47
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I Balcani sono un'area dell'Europa in cui da sempre la ''geografia non coincide con la Storia''. Terra di interposizione tra Occidente e Oriente, in politica, religione, cultura, arte. Era qui che l'impero romano d'Occidente lasciava la sovranità a quello d'Oriente. Il libro ripercorre quindici anni di dissolvimento di uno stato - la Jugoslavia - nato mettendo insieme popoli e territori. Già nei primi mesi del 1990 c'era una strana atmosfera in Europa. Il 9 novembre dell'89, con modalità che sapremo poi essere stare essere alquanto bizzarre, venne aperto il confine tra le due Germanie e abbattuto il muro di Berlino. Il mondo diviso in due blocchi egemonici e l'incubo del ''day after'' post atomico, da quel momento si apprestarono a diventare antiquariato. Prima e dopo caddero i governi filo sovietici degli stati dell'Est Europa e di seguito l'Urss, da cui si sganciarono tante repubbliche e regioni autonome, molte delle quali - ricorda Matvejevic - più che democrazie diventarono ''democrature''. La Storia aveva voltato pagina. Ma non ci rendemmo conto che la nuova pagina non era la successiva: era la precedente.
Anonimo - 03/11/2007 05:47