II libro racconta e analizza alcune presenze dell'animalità nella scrittura letteraria, guardata come un teatro attraversato da movenze e schemi gestuali, da riflessioni e formule di pathos ben riconoscibili e a volte comparabili con quelli della pratica teatrale e della tradizione iconografica. Al centro vi sono le figure animali - le percezioni e concezioni umane di quei viventi chiamati animali - che il linguaggio ripete e la scrittura custodisce nelle sue strutture retoriche.