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Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino

F. Christiane
pubblicato da Rizzoli

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Berlino, anni Settanta, quartiere dormitorio di Gropiusstadt. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A quattordici anni per la prima volta si fa di eroina e comincia a prostituirsi. E l'inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. La sua storia, raccontata ai due giornalisti del settimanale "Stern" Kai Hermann e Horst Rieck, è diventata un caso esemplare, una denuncia dell'indifferenza della nostra società verso un dramma sempre attuale. Una testimonianza cruda, la fotografia di un'epoca. Postfazione di Vittorino Andreoli.

Dettagli down

Generi Storia e Biografie » Biografie Diari e Memorie » Biografie e autobiografie , Lingue e Dizionari » Corsi di lingua e cultura tedesca » Storia e società tedesca , Politica e Società » Problemi e Processi sociali » Droga, malattie e dipendenza

Editore Rizzoli

Collana Vintage

Formato Tascabile

Pubblicato 26/02/2014

Pagine 344

Lingua Italiano

Titolo Originale Wir Kinder vom Bahnhof Zoo

Lingua Originale Tedesco

Isbn o codice id 9788817073509

Traduttore R. Tatafiore

Curatore K. Hermann  -  H. Rieck

Postfatore Vittorino Andreoli

27 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino alessandro356

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voto 4 su 5 Passo dopo passo questo libro ci racconta la lenta ma inesorabile caduta di una ragazza nel vortice della droga. Dallinfanzia difficile nella periferia di Berlino alle prime serate in discoteca sperimentando le prime droghe leggere fino alleroina. È unopera reale, cruenta, vera, ma assolutamente leggibile dai ragazzi. Sebbene sia sicuramente scorrevole, una lettura tuttaltro che complicata, è molto profondo. Rispecchia lamarezza di una vita consumata, tutto il percosso psicologico che porta una ragazza sullorlo del baratro e oltre. Senza dubbio invita a riflettere. Tra tutti i personaggi chi ritengo più degna di nota è senza dubbio Kessi, unamica della protagonista, principalmente per come si è evoluta la sua storia, la sua vita. Molti genitori dovrebbero tenerla a mente. Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino però è anche un ritratto. Il ritratto di una società e dei suoi aspetti più decadenti, una società che solo in apparenza può ritenersi più evoluta o migliore di quelle che lhanno preceduta. Quando ho letto questo libro, molti anni fa, mi spinse a provare pietà per i drogati, vederli come delle vittime. Ma, sebbene in ciò ci sia un nocciolo di verità, ho superato questo sentimento. In queste pagine si tocca con mano la pressione psicologica e sociale che possono spingere verso la droga, ma chi cede sceglie di farlo. È comunque colpevole. E non cè scussa che tenga. Abusi, dolori, traumi non contano. Dragandosi si ottengono solo tre risultati: 1- si fa del male a se stessi 2- si perde il controllo di se fino a diventare una minaccia per gli altri 3- si alimenta un circolo di morte e disperazione, si contribuisce alla distruzione di altre persone. È per ogni persona capace di controllarsi un milione e più non ne è in grado. Molto, estremamente, interessante come Christiane e molti dei suoi amici siano partiti da droghe leggere fino ad arrivare a quelle pesanti, pur sapendo anzi scherzando sul fatto che fosse praticamente un suicidio. Una persona con un po di criterio potrebbe pensare che le une siano la porta dingresso alle altre.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino dharma777

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voto 3 su 5 Christiane è una ragazzina come potremmo essere io e te: una famiglia più o meno problematica, una vita in una periferia più o meno degradata, questo per specificare che il contesto in cui si vive ha un certo peso nell'influenzare le scelte di vita, ma il carattere di una persona ha un peso maggiore. Certo, si tratta di una ragazzina, il cui carattere non è ancora ben definito e nell'età in cui si è più facilmente influenzabili, per desiderio di emulazione e accettazione da parte del gruppo e, soprattutto in questo caso, da parte del fidanzato, Detlef. "Eravamo fratelli, fratelli di ero con l'eroina"; arriva la prostituzione e le prime volte è per lei sconvolgente, ma poi diventa abitudine anche stare nella stessa stanza nella quale Detlef ha un rapporto omosessuale con un cliente. Christiane perderà la sua migliore amica Babsi, morta a 14 anni, proverà a disintossicarsi più di una volta e puntualmente ricadrà nella dipendenza. #lamiarecensione -
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino dharma777

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voto 3 su 5 #lamiarecensione Christiane è una ragazzina come potremmo essere io e te: una famiglia più o meno problematica, una vita in una periferia più o meno degradata, questo per specificare che il contesto in cui si vive ha un certo peso nellinfluenzare le scelte di vita, ma il carattere di una persona ha un peso maggiore. Certo, si tratta di una ragazzina, il cui carattere non è ancora ben definito e nelletà in cui si è più facilmente influenzabili, per desiderio di emulazione e accettazione da parte del gruppo e, soprattutto in questo caso, da parte del fidanzato, Detlef. `Eravamo fratelli, fratelli di ero con leroina, arriva la prostituzione e le prime volte è per lei sconvolgente, ma poi diventa abitudine anche stare nella stessa stanza nella quale Detlef ha un rapporto omosessuale con un cliente. Christiane perderà la sua migliore amica Babsi, morta a 14 anni, proverà a disintossicarsi più di una volta e puntualmente ricadrà nella dipendenza.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino muriel1960

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voto 3 su 5 #lamiarecensione. Un libro forte ed emozionante, descrive con un linguaggio crudo, tremendamente vero una realtà fredda e inospitale vista con gli occhi puri di una bambina affacciati sul mondo. Le anime fragili si perdono in una discesa agli inferi che prima affascina e poi tradisce. Christiane cresce in parallelo con la voglia di esplorare fuori e dentro di lei, senza filtri, senza reti e senza amore. Unica famiglia sono gli amici, di scorribande e di degrado, in un vortice di stati mentali sempre più incontrollati.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino jessmich

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voto 4 su 5 #lamiarecensione Richiede un periodo di pausa dal mondo alla fine, è scritto così bene da trasformare il lettore in un protagonista, angosciato e smarrito. L'autrice non ricade nel banale. Non si nasconde nulla, la crudeltà e la disperazione del mondo vengono messe allo scoperto. Il tema non è obsoleto, ma purtroppo sempre attuale. Non sarà la cura al male della società, ma è un testo veramente crudo e un po' di riflessione può solo fare bene. Probabilmente, essendo i protagonisti dei ragazzi, i giovani si sentono più vicini a loro, rispetto ad un adulto. Resta comunque un libro senza età. Dopo la lettura si resta vuoti, nell'oblio. Ci si domanda come fa la società ad arrivare a questo punto, perché i ragazzi devono arrivare a fare questo tipo di esperienze? Perché il mondo umano è così crudele, freddo, amaro? Certo bisogna anche considerare che erano tempi diversi in cui la società era meno attenta a tutto ciò, però è comunque di grande impatto. Importante sottolineare anche che si tratta di un libro tratto da una storia vera, il che rende tutto ancora più angosciante.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino madi90

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voto 5 su 5 #lamiarecensione Unautobiografia cruda e drammatica, triste e reale che mi ha trasportato nei quartieri degradati di una Berlino Ovest degli anni 70, dove il consumo di eroina inizia ad impazzare e nei locali David Bowie risuona forte e chiaro. La capacità narrativa mi ha incollato a questo libro e mi ha portato a mangiare pagina dopo pagina. Per tutto il libro è forte la curiosità di sapere sin dove Christiane arriverà e soprattutto che cosa lha spinta fino a quel punto di non ritorno. La sua forza e le sue fragilità vengono messe a nudo e mostra come il bisogno di evadere e dello sballo crei una dipendenza che ti porta molto velocemente a toccare il fondo. In queste pagine Christiane mi ha trascinato nella sua difficile vita, una vita in cui un po si è ritrovata, ma aimè, un po si è creata. Il viaggio nei ricordi comincia dalla sua infanzia difficile e tormentata segnata da una famiglia assente e violenta, sino ad arrivare in una fase adolescenziale dove racconterà delle sue amicizie e dei suoi amori che segneranno per sempre la sua vita. Infatti, Christiane, è una ragazza fragile che ben presto supererà i limiti. Prima tentata dagli effetti stupefacenti delleroina e poi non si farà scrupoli di fronte alla necessità di prostituirsi. E una storia piena di colpi di scena, dove ti ritrovi accanto alla protagonista vivendo i suoi stessi bisogni e difficoltà e dove il finale, per me, non è stato poi così scontato. Assolutamente da leggere.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino verocasl

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voto 3 su 5 Un libro ben scritto, molto crudo e vivido, che rappresenta la gioventù un po bruciata degli anni 80. Un classico che ci veniva fatto leggere a scuola per allontanare i giovani dall'idea della droga. Colpisce sempre, anche a distanza di anni, rileggerlo. La vita che ha vissuto Christiane è stata molto dura, la perdita degli amici ed il baratro in cui è caduta adolescente. Uno spaccato di vita che i giovani di oggi dovrebbero ancora rileggere per comprendere a fondo i rischi in cui vanno incontro quando provano la droga
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino robertacolleonialiceit

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voto 5 su 5 #lamiarecensione Ho letto per la prima volta Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino l'estate dei miei quindici anni e durante il resto dell'adolescenza altre riletture sono seguite. Non perché dalla prima avessi compreso poco o perché la memoria difettasse, bensì per rivivere la meraviglia che la testimonianza di Christiane F. sempre mi procurava. La storia è quella di una bambina trasferitasi dalla campagna in uno dei casermoni di Gropiusstadt, nell'allora Berlino Ovest, dove in fretta deve imparare le regole degli adulti e a non farsi sopraffare; di una ragazzina che nell'apparente sicurezza della Haus der Mitte - circolo per giovani della chiesa evangelica - inizia a fumare hascisc; di una teenager bucomane che per procurarsi l'ero si prostituisce al Bahnhof Zoo. La storia è drammatica - sono gli anni Settanta e la droga miete molte vittime - e il linguaggio è schietto, eppure la scrittura fluida e avvincente ci fa sprofondare nelle disavventure di Christiane e nella sua vita. Qui sta la meraviglia: nonostante l'indubbio valore pedagogico delle varie testimonianze, tra cui quelle della madre e del pastore della Haus der Mitte, il racconto ha un forte potere evocativo. Quasi sembra di vedere Christiane e le sue amiche, Babsi e Stella, camminare spavalde lungo il Kudamm.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino giuseppe74912

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voto 4 su 5 #lamiarecensione.Ho letto questo libro molti anni fa e mi colpì subito il linguaggio diretto e crudo, molto realistico,senza mediazioni ma con l'innegabile accento della verità, con cui la ragazza, Christiane, raccontava la sua storia.Una testimonianza irripetibile della piaga della droga, un volume che è un documento storico.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino agneletta77

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voto 4 su 5 E' traumatico la spirale in cui cade questa ragazza. Mi ha colpita il momento in cui spiega come è dimagrita ed ha imparato a stringere i jeans dalla parte interna delle gambe. E' uno spaccato molto anni '80 per il tipo di droga e il modo di farsi, oggi si è più raffinati anche se la disperazione è la medesima.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino mimmo_domenico

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voto 5 su 5 #lamiarecensione consigliatissimo! Ho letto questo libro di ritorno da Berlino...non conoscevo la storia dello zoo.... Dalle prime pagine mi sono sentivo vicino alla protagonista, non riuscivo a credere a quello che leggevo eppure è accaduto davvero!! Mi sembrava di essere un suo amico e di patire le sue paure, le sue insicurezze e i suoi momenti di gioia (apparente). Questo libro dovrebbe diventare un libro di testo per le scuole medie per far capire cosa è il mondo della droga e degli eccessi, NON VALE LA FRASE "SMETTO QUANDO VOGLIO" e dovrebbe essere un monito anche per i genitori, non pensare solo al lavoro o alla carriera ma essere vicini ai propri figli e assisterli nel loro percorso di crescita. Oltre alla trama che è molto interessante ho apprezzato lo stile del racconto, semplice e diretto.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino moki6996

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voto 3 su 5 Ho letto questo libro diversi anni fa,quando ero ancora al liceo,su consiglio del professore di italiano. Mi ha colpito molto,tanto che ho voluto rileggerlo diversi anni dopo. Il linguaggio è molto crudo...ma in questo modo il lettore viene risucchiato all'interno della narrazione...in una spirale discendente che lo porta all'inferno insieme alla protagonista. Pagina dopo pagina,fino ad arrivare al punto di non ritorno,mi sono sentita subito parte integrante della narrazione,tanto da leggere ininterrottamente il libro fino alla fine senza interruzioni. e' un libro che ha segnato la mia adolescenza,spiegandomi le problematiche che si possono incontrare con l'abuso di droghe. Lo consiglio vivamente perché certi argomenti vanno trattati in modo duro e non "addolcendo la pillola".
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino carpinellisilvio

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voto 4 su 5 libro forte che fa molto riflettere. E' tratto da una storia vera, ambientato a Berlino, racconta la storia di una ragazzina della sua discesa verso il mondo della droga nei quartieri dormitorio e nelle discoteche e della faticosissima risalita.. Linguaggio esplicito
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino sereevotano

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voto 3 su 5 #lamiarecensione Berlino. Si tratta di un'intervista a una donna che nell'adolescenza (12 anni) è caduta nel circolo della droga riuscendo a risalire dopo due anni e tornare alla vita. Un libro che ti mette a confronto con tutti quei dettagli che non conosci almeno attraverso i giornali.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino orianav

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voto 5 su 5 Tutti dovrebbero leggerlo! Uno spaccato di vita reale, vissuta nel degrado delle periferie di una grande città. Una storia contemporanea che ci fa riflettere su quanto sia facile venire influenzati dalle cattive compagnie. La vita di una generazione senza sogni e senza aspirazioni legata alla routine giornaliera della droga. Un messaggio forte, a volte nauseabondo, che colpisce nel profondo il lettore.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino mollymolly

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voto 4 su 5 Un libro crudo, forte ma allo stesso tempo molto educativo.Erano gli anni '80, gli anni della libertà giovanile, della ribellione e del voler fare e strafare. Ci si immedesima, ci si tuffa nel dolore, nella tristezza e nella difficoltà di vivere di Christiane che vuole a tutti i costi emergere dal tunnel della droga e della prostituzione dove è caduta a causa di una famiglia assente ed una società troppo libera in una città troppo grande per lei che ha solo 12 anni.Lotta e rassegnazione si susseguono nel racconto ma allo stesso tempo una voglia terribile di essere diversa da com'è. Lo reputo educativo in quanto si legge nelle righe la sofferenza, la tristezza, la mancanza di forza di reagire di una persona che è caduta molto in basso e che annaspa per risalire. Un valido aiuto a non cadere in quel vortice buio e triste
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino rox992

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voto 5 su 5 #lamiarecensione L'autrice del libro Christiane scrive e comunica in modo semplice per raccontare questa drammatica storia in modo fluido, adatto a tutti. Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino è un libro molto bello dove apprendi una realtà che non avevi mai considerato, come le nostre azioni e la vita possono distruggerci. Christine è solo una ragazzina quando entra pian piano nel giro della droga. sarà colpa delle cattive compagnie? sarà la voglia di evadere da questa vita? tanti sono i motivi che la spingono in questo mondo e come si fa ad uscirne? una cosa è certa. non sarà per niente facile.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino mikymeow

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voto 5 su 5 #lamiarecensione L'estate scorsa ero andata in libreria per prendere un libro senza un'idea in mente e in uno scaffale vedo un edizione di un libro con scatola nera, cioè, il libro è proprio dentro ad una scatola, ed attratta da questo particolare ho guardato di cosa si trattava, era "Noi ragazzi dello zoo di Berlino", una volta visto il titolo all'inizio non volevo prenderlo, avevo già visto il film, che non mi aveva impressionato più di tanto, e poi continuavo a sentirlo citare, sia quì su answer che in generale, quindi era com se avesse "perso valore" in un certo senso, per il fatto che avevo già sentito la trama troppe volte e credevo che mi sarei annoiata a leggere una cosa sentita e risentita, alla fine, dopo una lunga riflessione (sai quando si ha pochi soldi e puoi prendere solo un libro?) ho deciso di acquistarlo, e non me ne sono affatto pentita come avrei creduto, il libro è tutta un altra cosa dal film (come al solito) ma questa volta non per la trama che nel film è leggermente diversa o cose del genere, ma perchè il libro mi ha fatto provare emozioni che il film non era riuscito a darmi, ricordo che il libro e crudo e diretto, e una volta finito ho sentito un vuoto, e una strana emozione! Tuttavia sono rimasta molto sorpresa quando l'autrice ha affermato che dopo aver scritto il libro ha continuato a drogarsi, anzi, sono stati i soldi ricavati da questo best seller a permetterle di continuare a comprare la droga..nonostante tutto il libro è fantastico!
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino loredavide

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voto 3 su 5 #lamiarecensione E' stato il mio libro di narrativa in terza media. Si tratta di uno spaccato, quasi verista, della fine degli anni '70. Immaginatevi la pagina Facebook di Christiane F., ovvero il luogo/non luogo dove una ragazza adolescente lascia le sue incoffessabili testimonianze, dove Christiane si confida con uno sconfinato gruppo di amici/non amici, dove Christiane si/ci racconta tante verità, ma anche qualche bugia. Perché vivere da adolescenti è più complicato, soprattutto se si è eroinomani e si pensa di avere una vita schifosa. Christiane è contro: contro la madre, contro il mondo, contro se stessa. Per me è stato un libro importante: una mia quasi coetanea che si raccontava senza tralasciare nessun dettaglio, che descriveva bene la vita cattiva e sotterranea di una metropoli, uno dei miei primi contatti con il sesso e con l'omosessualità, con David Bowie e con i fantasmi che ognuno di noi ha nella sua testa. Non un'opera d'arte, non letteratura alta, ma comunque un libro che ha fatto storia e che è entrato nella storia. Quasi 40 anni fa il massimo della trasgressione era chiuderti in camera tua e viaggiare con l'immaginazione. Non c'erano i social, non c'erano i reality. Dovevi fare tutto da solo. Christiane F. e la sua storia sgangherata mi hanno preso per mano e mi hanno fatto viaggiare, in mondi che non conoscevo e che mi incuriosivano, ad occhi sgranati e con il fiato sospeso. E questo mi basta per suggerire la lettura di questo testo anche a chi, 40 anni dopo, pensa che Christiane F. (Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino) sia un libro dei tempi andati... Cercate e guardatevi anche il film, molto fedele al testo.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino kamala313

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voto 3 su 5 #lamiarecensione Ho deciso di dedicare qualche minuto alla recensione di questo libro perchè è stato il primo libro "da adulta" che mia madre mi invitò a leggere. Nella prima pagina bianca riportava, scritto in matita, il nome di mia madre, seguito dalla data 1981. Quando lo aprii era il 2011e avevo 11 anni. Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino è un libro crudo, reale, una storia vera come ne sono esistite molte, ma una denuncia come ce ne sono state poche. Toglie il fiato, lascia senza parole, ma pieni di domande. La storia è lineare, quella della giovanissima Christine e del suo viaggio nel mondo della droga e della prostituzione, ma è al contempo ricca di riflessioni sul periodo storico, gli avvenimenti, le tematiche allora più sentite. Ero piccola, tante cose non le capivo, e ledizione italiana non conteneva le immagini come quella tedesca. Lo consiglio perché a me ha cambiato la vita. Mi ha fatto capire il valore della vita, mi ha fatto amare la vita e con essa uno degli aspetti più importanti, la lettura e la conoscenza, la voglia di sapere, tutto, fino in fondo.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino mimmo_domenico

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voto 5 su 5 #lamiarecensione Consigliatissimo non si può non leggerlo, ho comprato questo libro dopo un viaggio a Berlino...perchè non avevo mai sentito parlare "dello zoo di Berlino..." Sono rimasto strabiliato, non immaginavo nemmeno cosa succedesse in quei tempi a Berlino e penso in altre capitali europee (a quei tempi). Dalle prime pagine mi sono sentito molto vicino alla protagonista (quasi fosse una mia amica d'infanzia). La storia è molto forte ed è basata su delle esperienze reali. Il tema affrontato nel libro, a mio parere, è un tema sempre attuale e poco importa se si parla di Berlino o del resto d'Europa oppure degli anni '70-'80 o dei giorni nostri, la droga e il rapporto adolescenti-droga è una tematica ricorrente. Questo libro fa vedere ai lettori come la droga prenda il sopravvento della vita, della quotidianità e della dignità di una giovane persona, NON esiste smetto quando voglio! Christiane F. racconta la sua storia e il suo rapporto con l'eroina da ragazzina di tredici anni con una maturità ma allo stesso tempo tenerezza. E' un libro che ogni persona dovrebbe leggere.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino kamala313

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voto 4 su 5 #lamiarecensione Ho deciso di dedicare qualche minuto alla recensione di questo libro perchè è stato il primo libro "da adulta" che mia madre mi invitò a leggere. Nella prima pagina bianca riportava, scritto in matita, il nome di mia madre, seguito dalla data 1981. Quando lo aprii era il 2011 e avevo 11 anni. Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino è un libro crudo, reale, una storia vera come ne sono esistite molte, ma una denuncia come ce ne sono state poche. Toglie il fiato, lascia senza parole, ma pieni di domande. Lo consiglio perché a me ha cambiato la vita. Mi ha fatto capire il valore della vita, mi ha fatto amare la vita e con essa uno degli aspetti più importanti, la lettura e la conoscenza, la voglia di sapere, tutto, fino in fondo.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino moraramo

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voto 3 su 5 Un libro da consigliare agli adolescenti di oggi, anche se è stato scritto qualche decennio fa, per tenerli lontani dalla droga e dai pericoli connessi a quel mondo, come la prostituzione minorile. Dipinge un quadro scioccante di Berlino e, più in generale, delle metropoli di oggi.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino martaf1970

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voto 5 su 5 #lamiarecensione letto quando ero adolescente. lo consiglio assolutamente a tutti anche se molto crudo e forte. stupendo
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino dongiemme

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voto 3 su 5 un libro che ho letto molti anni or sono e che ho poi completato nel vedere la versione cinematografica. il testo però è più completo nella descrizione dei fatti tristi ma con una finale di speranza. Consigliato a chi vuole essere saggio del presente senza nascondersi ad una visuale troppo rosea del futuro.
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino veraand09

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voto 4 su 5 #lamiarecensione La Droga negli anni 80. Questo libro racconta la storia di Christiane F,una ragazza tedesca che nella fine degli anni 70 e inizio degli anni 80 decide di prendere una strada sbagliata,quella della droga. Libro pungente come il film,noi ragazzi dello zoo di Berlino, Christiane vede i suoi amici morire, le persone più care a lei perdersi e diventare scheletriche, vede cosa significa mentire e rubare ai genitori per farsi di droga e scopre il dolore quando anche la sorella finise nello stesso Tunnel. Con tanto dolore Christiane riesce ad uscire dal Tunnel diventando una scrittrice. Suggerisco pure il film con una bellissima colonna sonora dello scomparso David Bowie
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino gianburrasca31

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voto 4 su 5 #lamiarecensione.Il primo libro famoso sulla droga, datato ma sempre attuale: la cruda realtà di un'adolescente che viene a contatto con l'eroina, il racconto di giorni scanditi da dosi, prostituzione, tentativi di disintossicazione; in mezzo l'amore per un ragazzo anche lui vittima della droga. Sullo sfondo la Berlino antecedente la caduta del muro. Forse un po' anacronistico ma efficace nella sua crudezza.
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