Vincenzo Malinconico è un avvocato napoletano che finge di lavorare per riempire le sue giornate. Divide con altri finti-occupati come lui uno studio arredato con mobili Ikea, chiamati affettuosamente per nome come fossero persone di famiglia. La sua famiglia vera, del resto, è allo sfascio: la moglie l'ha lasciato, i due figli adolescenti, amatissimi, hanno i loro sogni e i loro guai. A Vincenzo Malinconico capitano improvvisamente due miracoli. Il primo è una nomina d'ufficio, grazie alla quale diventa difensore di un becchino di camorra, Mimmo 'o Burzone, e si trova coinvolto in un'avventura processuale rocambolesca. Il secondo miracolo si chiama Alessandra Persiano: la donna piú bella del tribunale, che si innamora di lui e prende a riempirgli la vita e il frigorifero. Ma il vero miracolo, per noi lettori, è la voce svagata, digressiva ed eccentrica intorno a cui ruota l'intero romanzo. Il vero miracolo è il pensiero storto e irresistibile di Vincenzo, che riflette su tutto quello che attraversa la sua esistenza e la sua memoria, seducendoci, di deriva in deriva, fino in fondo.
Molto toccante, angosciante. E' un'altra storia di una donna africana, data in sposa bambina, che ha subito dal marito, che aveva l'età del padre, ogni tipo di violenza,quella sessuale,quella fisica ed infine, quella psicologica. Una donna che però ha il coraggio di ribellarsi e cambiare vita, in un paese di cui non conosce nemmeno laa lingua. Ma forse proprio perchè non si trova nel suo paese che ci riesce.
Non avevo capito niente
Stefania Bertolini - 07/10/2013 22:06
4
Bello! mi ha fatto ridere in un momento in cui ho veramente poco da ridere. Anch'io ho avuto una serie di case arredate Ikea, ma non avevo pensato di chiamare i mobili con il loro nome, quasi fossero di famiglia.
Non avevo capito niente
Anonimo - 17/02/2012 16:59
4
Ho letto questo libro, che mi sono decisa ad acquistare, su suggerimento. E non me ne sono pentita affatto! mi è piaciuto molto:il suo modo di scrivere è sciolto, facile, e la sua ironia mi piace parecchio. Per non parlare poi di certa "terminologia" che è "mia", e allora mi fa ridere ancora di più conoscendola e conoscendone il senso: azzeccatissima!! Il finale onestamente non mi ha entusiasmata, ma l'ho divorato in 3 giorni e lo consiglio: non solo fa ridere trattando argomenti comuni a tutti, ma appunto lo fa con molta semplicità. Io mi sono rivista in alcuni passaggi... Bravo De Silva!
Non avevo capito niente
Anonimo - 08/01/2011 12:17
4
Lettura molto piacevole. L'avvocato Malinconico farà strada!
Non avevo capito niente
Anonimo - 29/01/2010 13:35
4
Merita. Piacevolissimo, lui scrive davvero bene, sciolto, divertente.
Non avevo capito niente
Anonimo - 16/01/2010 19:36
4
Il materiale forense mi piace poco, ma fra Guido Guerrieri e Vincenzo Malinconico non ho dubbi, scelgo il secondo. Trovo la scrittura di De Silva più piacevole e ironica. Leggete le peripezie del suo personaggio impegnato in una danza squinternata con la vita. Fra le righe troverete anche la condanna definitiva alla camorra, ovvero quella di aver smarrito anche i presupposti sui quali era fondata.
Non avevo capito niente
Anonimo - 09/09/2009 12:34
4
Mi e' piaciuto proprio, bello, divertente e piacevole. Lo consiglio!
Non avevo capito niente
Anonimo - 26/06/2009 18:39
1
bruttissimo!!! non sono nemmeno riuscita a leggerlo tutto, meglio sprecare il tempo con qualche altra cosa!! per arrivare al dunque di un discorso si perde tra infiniti pensieri e poi la sua ironia... la vogliamo chiamare ironia?!?
Non avevo capito niente
Anonimo - 13/05/2009 23:09
1
Stupendo!! Non si puo spiegare...si deve leggerlo per capirlo!! Buona lettura!!
Non avevo capito niente
Anonimo - 15/03/2009 16:42
3
L'ho scoperto per caso sugli scaffali della libreria, non conoscevo l'autore.... Mi ha conquistato subito: ironicamente racconta la realtà, per sorridere col cervello!
Non avevo capito niente
Anonimo - 09/03/2009 02:20
2
Devo fare il bastian contrario: storia ben scritta e piacevole ma, alla chiusura del libro, non rimane niente...
Mi ha molto, molto deluso.
Non avevo capito niente
Anonimo - 30/09/2008 13:15
4
ottimo, finalmente una storia da leggere, da riflettere e da imparare... e tutta napoletana!
Non avevo capito niente
Anonimo - 01/08/2008 14:34
5
Fantastico!!! Lo consiglio a tutti... è ironico, leggero e rifelssivo allo stesso tempo... lo sto consiglaino a tutti i miei amici e sta piacendo.. giustamente meriterebbe più notorietà mediatica.. beh un bel po' di pubblicità la sto facendo io... da non perdere!!!
Non avevo capito niente
Anonimo - 13/05/2008 10:38
4
L'ironia e la malinconia dal punto di vista maschile. Utile per noi donne per capirne di più e accettare con lo spirito dell'autore le differenze storiche e culturali tra i due sessi, con la giusta leggerezza.
Non avevo capito niente
Alberto - 07/04/2008 17:36
4
Letto in un fiato. Ironico, spiritoso, intelligente, non becero e volgare.
Merita maggior notorietà mediatica.
Farò passa-parola fra amici.
C'è un punto - meno di due pagine - in cui in un soliloquio di Vince' la camorra viene definita meglio di un trattato di 100 volte più ampio.
Da non perdere.
Non avevo capito niente
Grizzly - 07/02/2008 15:20
3
La forza del libro sta nella narrazione, si parla di camorra e di rapporti umani con una leggerezza ed un humor irresistibili. Si finisce per appassionarsi alle vicende del protagonista (Vincenzo Malinconico... il nome è già tutto un programma), la cui umiltà ne giustifica i continui errori. Interessanti sono anche i ''voli pindarici'' del protagonista che spaziano fra i ''massimi sistemi'' e le banalità della vita quotidiana.
Uniche pecche del libro un bestemmia inserita a pag.249 e un'abbreviazione linguistica (per es.) ripetuta più volte nel testo. Buona lettura:)
Non avevo capito niente
angel84 - 14/01/2008 21:33
4
E' un libro che consiglio a tutti... ti fa riflettere l'avvocato Malinconico sulla vita di tutti i giorni con ironia... l'ho finito poche ore fa e gia ho voglia di rileggerlo... strano ma vero!! Leggetelo e capirete!
Non avevo capito niente
Rossana - 29/11/2007 13:21
4
Lo consiglio a tutti. Era un po' che non ''inciampavo'' in un libro così. Notato per caso, mi ha letteralmente conquistata. Fà ridere, pensare, intenerire, ti prende.
Vorresti finirlo subito e non finirlo mai. L'avvocato Malinconico è l'amico che, per certe giornate, tutti vorremmo nella vita.
Stefania Bertolini - 07/10/2013 22:07
Molto toccante, angosciante. E' un'altra storia di una donna africana, data in sposa bambina, che ha subito dal marito, che aveva l'età del padre, ogni tipo di violenza,quella sessuale,quella fisica ed infine, quella psicologica. Una donna che però ha il coraggio di ribellarsi e cambiare vita, in un paese di cui non conosce nemmeno laa lingua. Ma forse proprio perchè non si trova nel suo paese che ci riesce.
Stefania Bertolini - 07/10/2013 22:06
Bello! mi ha fatto ridere in un momento in cui ho veramente poco da ridere. Anch'io ho avuto una serie di case arredate Ikea, ma non avevo pensato di chiamare i mobili con il loro nome, quasi fossero di famiglia.
Anonimo - 17/02/2012 16:59
Ho letto questo libro, che mi sono decisa ad acquistare, su suggerimento. E non me ne sono pentita affatto! mi è piaciuto molto:il suo modo di scrivere è sciolto, facile, e la sua ironia mi piace parecchio. Per non parlare poi di certa "terminologia" che è "mia", e allora mi fa ridere ancora di più conoscendola e conoscendone il senso: azzeccatissima!! Il finale onestamente non mi ha entusiasmata, ma l'ho divorato in 3 giorni e lo consiglio: non solo fa ridere trattando argomenti comuni a tutti, ma appunto lo fa con molta semplicità. Io mi sono rivista in alcuni passaggi... Bravo De Silva!
Anonimo - 08/01/2011 12:17
Lettura molto piacevole. L'avvocato Malinconico farà strada!
Anonimo - 29/01/2010 13:35
Merita. Piacevolissimo, lui scrive davvero bene, sciolto, divertente.
Anonimo - 16/01/2010 19:36
Il materiale forense mi piace poco, ma fra Guido Guerrieri e Vincenzo Malinconico non ho dubbi, scelgo il secondo. Trovo la scrittura di De Silva più piacevole e ironica. Leggete le peripezie del suo personaggio impegnato in una danza squinternata con la vita. Fra le righe troverete anche la condanna definitiva alla camorra, ovvero quella di aver smarrito anche i presupposti sui quali era fondata.
Anonimo - 09/09/2009 12:34
Mi e' piaciuto proprio, bello, divertente e piacevole. Lo consiglio!
Anonimo - 26/06/2009 18:39
bruttissimo!!! non sono nemmeno riuscita a leggerlo tutto, meglio sprecare il tempo con qualche altra cosa!! per arrivare al dunque di un discorso si perde tra infiniti pensieri e poi la sua ironia... la vogliamo chiamare ironia?!?
Anonimo - 13/05/2009 23:09
Stupendo!! Non si puo spiegare...si deve leggerlo per capirlo!! Buona lettura!!
Anonimo - 15/03/2009 16:42
L'ho scoperto per caso sugli scaffali della libreria, non conoscevo l'autore.... Mi ha conquistato subito: ironicamente racconta la realtà, per sorridere col cervello!
Anonimo - 09/03/2009 02:20
Devo fare il bastian contrario: storia ben scritta e piacevole ma, alla chiusura del libro, non rimane niente... Mi ha molto, molto deluso.
Anonimo - 30/09/2008 13:15
ottimo, finalmente una storia da leggere, da riflettere e da imparare... e tutta napoletana!
Anonimo - 01/08/2008 14:34
Fantastico!!! Lo consiglio a tutti... è ironico, leggero e rifelssivo allo stesso tempo... lo sto consiglaino a tutti i miei amici e sta piacendo.. giustamente meriterebbe più notorietà mediatica.. beh un bel po' di pubblicità la sto facendo io... da non perdere!!!
Anonimo - 13/05/2008 10:38
L'ironia e la malinconia dal punto di vista maschile. Utile per noi donne per capirne di più e accettare con lo spirito dell'autore le differenze storiche e culturali tra i due sessi, con la giusta leggerezza.
Alberto - 07/04/2008 17:36
Letto in un fiato. Ironico, spiritoso, intelligente, non becero e volgare. Merita maggior notorietà mediatica. Farò passa-parola fra amici. C'è un punto - meno di due pagine - in cui in un soliloquio di Vince' la camorra viene definita meglio di un trattato di 100 volte più ampio. Da non perdere.
Grizzly - 07/02/2008 15:20
La forza del libro sta nella narrazione, si parla di camorra e di rapporti umani con una leggerezza ed un humor irresistibili. Si finisce per appassionarsi alle vicende del protagonista (Vincenzo Malinconico... il nome è già tutto un programma), la cui umiltà ne giustifica i continui errori. Interessanti sono anche i ''voli pindarici'' del protagonista che spaziano fra i ''massimi sistemi'' e le banalità della vita quotidiana. Uniche pecche del libro un bestemmia inserita a pag.249 e un'abbreviazione linguistica (per es.) ripetuta più volte nel testo. Buona lettura:)
angel84 - 14/01/2008 21:33
E' un libro che consiglio a tutti... ti fa riflettere l'avvocato Malinconico sulla vita di tutti i giorni con ironia... l'ho finito poche ore fa e gia ho voglia di rileggerlo... strano ma vero!! Leggetelo e capirete!
Rossana - 29/11/2007 13:21
Lo consiglio a tutti. Era un po' che non ''inciampavo'' in un libro così. Notato per caso, mi ha letteralmente conquistata. Fà ridere, pensare, intenerire, ti prende. Vorresti finirlo subito e non finirlo mai. L'avvocato Malinconico è l'amico che, per certe giornate, tutti vorremmo nella vita.