Dialoghi ed espressioni poetiche che si mischiano con impressioni non-sense, soliloqui che diventano "paradosso" annoiato e contratto alla quotidianità. Uscite e rientri tra ironia, erotismo, volgarità, polluzioni metaforiche, liberata offesa, disincanto: mixati con abile intuizione, senza seguire schemi narrativi prefissati. Siamo di fronte a concetti astratti e ad un nuovo modo di porsi al destinatario, anche quello meno portato alla lettura delle opere "Bertoniane".
Assolutamente strabiliante e senza altro aggiungere. Fabrizio De Longo
Non scopo mai di venerdì
susymoro - 28/11/2015 11:36
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La lezione di linguaggio, la definita creazione della forma, l'espressività di certi passaggi, la ironia della volgarità, i doppi sensi del non senso... fanno di questo autore una scoperta meravigliosa. (Alessandra Marchini)
Non scopo mai di venerdì
susymoro - 02/11/2015 16:57
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Mi trovo di fronte ad un'opera non solo originale ma anche superba, scritta con grande sincerità, offrendosi in questo modo l'autore in maniera episodica regala il meglio di se. Ogni 'finestra' di vissuto è scritto con maestria, ironia e intelligenza. Bellissimo. (Alessia Morino)
Non scopo mai di venerdì
susymoro - 09/09/2015 16:54
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Tra i libri più originali, dissacranti, taglienti e veri che si possa leggere e rileggere senza annoiarsi, la parte ultima delle poesie è davvero 'fuori' qualsiasi previsione. Lautore non si smentisce neppure con questa sua prova. Grande.
susymoro - 06/01/2017 16:52
susymoro - 28/11/2015 11:36
susymoro - 02/11/2015 16:57
susymoro - 09/09/2015 16:54