I "giovani" godono, oggi, di libertà un tempo impensabili, crescono protetti ma privi di autostima, subiscono indifferenza e vivono nella solitudine tecnologica. Educare diventa sempre più imbarazzante: genitori ed insegnanti chiedono aiuto. La scuola e la famiglia sono passate attraverso una crisi silenziosa, eppure sembra complesso trovare una nuova autorevolezza e la disponibilità a guardarsi con autocritica. Paolo Crepet riunisce, in questo volume, pensieri ed appunti raccolti in un viaggio lungo l'Italia, durato molti anni.
Non siamo capaci di ascoltarli. Riflessioni sull'infanzia e l'adolescenza
Anonimo - 06/08/2001 00:00
4
Leggo sovente libri sull'educazione e sul rapporto genitori/figli. Questo e' un libro cristallino, che proprio grazie alla sua chiarezza e linearita' nell'esposizione sollecita momenti di riflessione e di autocritica, sempre che si sia disposti a "mettersi in gioco".
Non siamo capaci di ascoltarli. Riflessioni sull'infanzia e l'adolescenza
Anonimo - 24/07/2001 00:00
2
Argomento interessante peccato che sia trattato con superficialita' e in maniera un poco disorganica. Non mancano comunque spunti interessanti
Non siamo capaci di ascoltarli. Riflessioni sull'infanzia e l'adolescenza
Anonimo - 15/07/2001 00:00
3
Come madre e insegnante ho apprezzato molto questo testo che ci offre la possibilità di riflettere sui guasti di una società che ormai non è più in grado di offrire ai giovani nient'altro che illusioni e falsi valori.
Non siamo capaci di ascoltarli. Riflessioni sull'infanzia e l'adolescenza
Anonimo - 15/03/2001 00:00
4
In un mondo dove tutto è gridato, Crepet, col suo linguaggio scevro di dialettica specialistica, riesce a mettere a fuoco il vero problema del conflitto generazionale, del tutto nuovo nei termini, il problema della comunicazione. Il libro illustra un cammino attraverso il quale figli e genitori, giovani ed adulti, non faticheranno a riconoscersi. Sicuramente è un ottimo strumento non soltanto sociologico ma anche pedagogico che porta a riflettere sull'importanza dei rapporti in famiglia. Da consigliare a tutti i genitori.
Non siamo capaci di ascoltarli. Riflessioni sull'infanzia e l'adolescenza
Anonimo - 03/03/2001 00:00
3
lo consiglierei a tutti, soprattutto ai genitori naturalmente; avendo letto tutti i libri di crepet, posso assicurare che sia accessibile a tutti, senza cioè essere troppo tecnico o riservato agli addetti ai lavori(psicologi, sociologi ecc...) forse è proprio questo il "segreto" che ha fatto di questo autore un grande professionista nel suo campo!
Anonimo - 06/08/2001 00:00
Leggo sovente libri sull'educazione e sul rapporto genitori/figli. Questo e' un libro cristallino, che proprio grazie alla sua chiarezza e linearita' nell'esposizione sollecita momenti di riflessione e di autocritica, sempre che si sia disposti a "mettersi in gioco".
Anonimo - 24/07/2001 00:00
Argomento interessante peccato che sia trattato con superficialita' e in maniera un poco disorganica. Non mancano comunque spunti interessanti
Anonimo - 15/07/2001 00:00
Come madre e insegnante ho apprezzato molto questo testo che ci offre la possibilità di riflettere sui guasti di una società che ormai non è più in grado di offrire ai giovani nient'altro che illusioni e falsi valori.
Anonimo - 15/03/2001 00:00
In un mondo dove tutto è gridato, Crepet, col suo linguaggio scevro di dialettica specialistica, riesce a mettere a fuoco il vero problema del conflitto generazionale, del tutto nuovo nei termini, il problema della comunicazione. Il libro illustra un cammino attraverso il quale figli e genitori, giovani ed adulti, non faticheranno a riconoscersi. Sicuramente è un ottimo strumento non soltanto sociologico ma anche pedagogico che porta a riflettere sull'importanza dei rapporti in famiglia. Da consigliare a tutti i genitori.
Anonimo - 03/03/2001 00:00
lo consiglierei a tutti, soprattutto ai genitori naturalmente; avendo letto tutti i libri di crepet, posso assicurare che sia accessibile a tutti, senza cioè essere troppo tecnico o riservato agli addetti ai lavori(psicologi, sociologi ecc...) forse è proprio questo il "segreto" che ha fatto di questo autore un grande professionista nel suo campo!