Il voto negativo non si riferisce all'opera di Omero, ma a quella della traduttrice, che qua e là taglia qualche parola ottenendo come risultato non solo quello di impoverire il testo rendendolo molto meno godibile, ma anche meno comprensibile: si veda l'episodio del Ciclope, riguardo le modalità dell'accecamento descritte in maniera affatto chiara e poi della fuga di Odisseo e dei compagni, quando l'eroe si lega sotto il montone, dove la traduzione si fa impacciata. Infelici anche certe scelte lessicali, che rendono il testo troppo piano e poco avvincente. In materia di traduzioni in prosa, consiglio certamente l'edizione pubblicata da Garzanti.
Anonimo - 25/05/2012 20:50
Il voto negativo non si riferisce all'opera di Omero, ma a quella della traduttrice, che qua e là taglia qualche parola ottenendo come risultato non solo quello di impoverire il testo rendendolo molto meno godibile, ma anche meno comprensibile: si veda l'episodio del Ciclope, riguardo le modalità dell'accecamento descritte in maniera affatto chiara e poi della fuga di Odisseo e dei compagni, quando l'eroe si lega sotto il montone, dove la traduzione si fa impacciata. Infelici anche certe scelte lessicali, che rendono il testo troppo piano e poco avvincente. In materia di traduzioni in prosa, consiglio certamente l'edizione pubblicata da Garzanti.