"Per chi scrive storie all'asciutto della prosa - scrive Erri De Luca l'azzardo dei versi è il mare aperto... è che a cinquant'anni un uomo sente di doversi staccare dalla terraferma e andarsene al largo." L'acqua è l'elemento che domina, visivamente e allegoricamente, la prima metà del libro, ponendo le premesse per la più tellurica consistenza della seconda. Un'acqua che si presenta innanzitutto come elemento primordiale.
Condivido pienamente il pensiero di Erri DE Luca, sopratutto perchè rappresenta un esempio di chi usa la politica non per criticare o protestare con un immenso vuoto dentro (che ti porta poi ad essere usato da chi?... chissà) ma di chi la politica ne fa un motivo di vita in rispetto a quelle che sono le sofferenze e le dure esperienze della vita. Erri è un leale e costruttivo esempio di chi la sinistra la usa per costruire e non per distruggere. E' un caso raro perchè invece di rifiutare il bene come tanti altri sinistroidi mette in risalto l'amore anche come conseguenza del riconoscimento di un Creatore. Questo dimostra che non tutti quelli di sinistra si fanno strumentalizzare dai falsi e distruttivi preconcetti che non portano altro alla divisione del genere umano. Contrariamente a questo, nei suoi pensieri c'è la consapevolezza che per costruire c'è bisogno di amore, ed io come vecchio militante di estrema sinistra, mi abbraccio a lui affinche tanti altri seguano questo esempio.
Anonimo - 02/10/2009 15:15