Agosto 1810. L'esercito di Napoleone ha messo sotto assedio la città di Al-meida, ultimo baluardo che lo separa dalla conquista del Portogallo. La Spagna è ormai caduta, le ultime truppe spagnole si sono dissolte, lasciandosi dietro solo il porto fortificato di Cadice e i contadini che combattono la guerrilla. Non c'è più nulla da fare, l'Europa è pronta a cedere alle pressioni del nemico. Richard Sharpe, giovane capitano inglese, è il solo a non credere che sia così. Dopo il successo ottenuto nelle precedenti campagne si è guadagnato il rispetto delle alte sfere dell'esercito britannico, primo fra tutti Lord Wellington, al quale un tempo ha salvato la vita. Ed è proprio da Wellington che riceve un incarico che, agli occhi di tutti, sembra un'impresa disperata: penetrare in Spagna e recuperare l'oro spagnolo, nascosto prima che il governo fosse esiliato a Cadice. L'intenzione dichiarata di Wellington è quella di restituirlo agli spagnoli, ma in realtà il generale intende utilizzarlo per erigere un'ultima, colossale linea di difesa intorno a Lisbona, tentando di capovolgere l'esito della guerra. Difficile però non lasciarsi scoraggiare, soprattutto se gli uomini a disposizione sono un manipolo di furfanti e ubriaconi, e i guerriglieri spagnoli, dal canto loro, non fanno che ostacolargli la strada, trascinati da un uomo che chiamano el Catolico la cui promessa sposa, la bellissima Teresa, a complicare le cose è pericolosamente attratta da Sharpe...
Bernard Cornwell nasce a Londra il 23 febbraio 1944 ed è stato uno scrittore di programmi televisivi di successo della BBC poi passato alla letteratura, divenendo uno dei più grandi produttori di romanzi storici e di avventura.
Il padre di Cornwell era un pilota dell'aeronautica canadese mentre la madre era un membro della Women's Auxiliary Air Force. Fu adottato dalla famiglia Wiggins ma dopo la morte del padre adottivo decise di riprendere il cognome della propria madre naturale: Cornwell. È riuscito a incontrare il padre naturale solamente nel
Pur essendo molto scorrevole e ben scritto tra tutti i titoli della saga di Richard Sharpe questo è quello che mi ha convinto di meno. Sembra superfluo, unintera vicenda che poteva essere saltata e che inoltre manca di grandi battaglie.
È ben fatto, senza dubbio, tanto da meritarsi almeno quattro stelle, ma non è allaltezza di altri libri del grande Cornwell.
Non è però assolutamente una lettura da scartare. Degna di lode per i nuovi personaggi presentati e per la sempre appassionante storia personale del protagonista. Senza considerare quei piccoli dettagli che contribuiscono ad arricchire molto lambientazione, come la temibile legione prussiana o i lancieri polacchi al soldo di Napoleone.
Fa riflettere molto la situazione in cui si è trovato Sharpe alla fine, la sua decisione impossibile. Spietata quanto necessaria. Quando si è in guerra o in una posizione di comando spesso si è costretti a scegliere il minore tra due mali, mentre una terza alternativa semplicemente e tristemente non esiste.
L'oro di Sharpe
Anonimo - 19/08/2009 11:58
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Cornwell e fantastico ,l'epopea napoleonica descritta nei libri di Sharpe ti coinvolge sempre piu ,speriamo che vengano tradotti tutti i 21,o 22 libri
Alessandro - 25/12/2018 17:58
Anonimo - 19/08/2009 11:58