Scritte fra il 1950 e il 1951, queste Osservazioni sui colori nascono da un intento di Wittgenstein di elaborare non tanto la definizione della teoria dei colori, quanto piuttosto la delucidazione della logica dei concetti di colore. Attraverso queste riflessioni il filosofo viennese costruisce una vera e propria grammatica del vedere. D'altra parte il tema del colore è una costante nella riflessione di Wittgenstein: riferimenti, osservazioni ed esemplificazioni sul tema ricorrono infatti nei suoi scritti e già nel Tractatus logico-philosophicus. Considerando la varietà di questi riferimenti, si può così dire che ciò costituisce una sorta di laboratorio intellettuale nel quale vengono analizzati i rapporti tra logica ed esperienza.