Nei primi secoli dell'età moderna, la convinzione che l'essere umano necessiti di una pausa periodica dalle sue occupazioni divenne luogo comune nella cultura europea. La letteratura medica approvava un ampio ventaglio di attività fisiche considerate salutari. La riflessione morale inventò l'idea di un'arte del divertire, mantenendo il giusto mezzo fra il riso e la serietà eccessiva. I teologi produssero categorie ideologiche per censurare ogni ludicità "in odore di peccato". Le città italiane produssero studi giuridici attenti a soppesare le implicazioni del gioco d'azzardo. La dimensione del "tempo libero", insomma, prese forma ben prima della rivoluzione industriale e giocò un ruolo importante nel dar forma alla cultura del Rinascimento.