"La Flagellazione" di Piero della Francesca è senza dubbio uno dei dipinti più celebri del Rinascimento. Ma anche uno dei più enigmatici. Chi sono infatti i tre misteriosi personaggi in primo piano, che non sembrano avere alcun legame con il martirio di Cristo? E perché l'evento è collocato in un contesto tutto quattrocentesco? La risposta di Roeck è che il dipinto nasconde una velata accusa di omicidio, costruita con i sottili strumenti artistici di cui Piero aveva piena padronanza e che gli permettevano di dialogare con i più eminenti umanisti e mecenati del suo tempo. Inserito in questo codice culturale condiviso, il dipinto alluderebbe all'omicidio di Oddantonio da Montefeltro, giovane duca di Urbino, vittima illustre di un attentato nel 1444. Ma chi fu il principale beneficiario della morte del duca? In altre parole, chi poteva essere il mandante dell'assassinio? Attraverso una ricostruzione attenta alle fonti e sorretta da una rigorosa analisi formale, l'autore si mette sulle tracce dell'assassino di Oddantonio e del possibile committente dell'opera (naturalmente interessato a smascherarlo), guidando il lettore in un intrigante viaggio nel mondo delle corti rinascimentali.
L'assunto del libro che vuole interpretare il significato della FLAGELLAZIONE DI CRISTO di Piero della Francesca sulla falsariga del noto antecedente di Carlo Ginzburg (INDAGINI SU PIERO,appunto,Einaudi) è discutibilissimo ma legittimo (per me è più convincente l'interpretazione di Silvia Ronchey in L'ENIGMA DI PIERO,Rizzoli). Mi ha colpito in questo testo una particolarità, forse di scarsa importanza,ma per me significativa per un editore di solito accurato come Bollati Boringhieri: in più luoghi del libro (pagg. 58,59,60,164...)l'opera di Piero viene definita come tela, pur essendo notorio
( e lo stesso autore ce lo dice all'inizio della sua trattazione) che si tratta di una tavola, lignea quindi.
Errore o uso generico (ma, per me,arbitrario) del termine per quadro, dipinto? Dovuto all'autore o alla traduttrice? Forse il mio fastidio è eccessivo, ma i dettagli sono importanti
quando si tratta di un grande editore.
Anonimo - 14/12/2007 16:00