«"Mi raccomando, sii gentile con la zia Valérie!". Sono passati molti anni, ma Jérome se la ricorda benissimo quella "vecchia foca", con la sua faccia larga, grassa, il flaccido doppio mento, la peluria scura sul labbro superiore e quel disgustoso odore di vecchiaia e di odio. Si era piazzata nella minuscola casa sopra il negozio di tessuti dove sua madre lavorava tutti i giorni, anche la domenica, e lui aveva capito subito che era cattiva, prima ancora che in un momento d'ira lei rompesse gli animaletti a lui cari più di ogni altra cosa al mondo, quelli con cui giocava, seduto per terra, davanti alla finestra a mezzaluna che sormontava l'ingresso del negozio.»
Bellissima trama dall'insolita sceneggiatura... Personaggi da ''favola noire''...Come sempre Simenon è un ottimo psicologo che riesce facilmente ad analizzare il fondo più nascosto della psiche umana!
Pioggia nera
marino - 27/09/2005 17:25
4/
5
Bellissima trama dall'insolita sceneggiatura... Personaggi da ''favola noire''...Come sempre Simenon è un ottimo psicologo che riesce facilmente ad analizzare il fondo più nascosto della psiche umana!
Pioggia nera
Anonimo - 25/07/2005 18:48
3/
5
I precisi ricordi di un uomo riguardo la sua infanzia,il lavoro ossessivo dei genitori (per potersi sfamare),ma anche il loro caloroso affetto.La stanza minuta dei suoi giochi e del suo sonno.La finestra da cui osservava il piccolo coetaneo Albert,suo grande amico malgrado non vi avesse mai scambiato parola e la terribile zia Valerie:autoritaria,indisponente,zizzaniosa,e che puzzava...
Simenon riesce a ricreare in 127 pagine un'atmosfera malinconica e crepuscolare,l'atmosfera della povera gente di provincia che vive alla giornata senza farsi troppe illusioni e che non è mai felice,ma,soprattutto, riesce in uno spazio così breve a tratteggiare la personalità dei protagonisti con talento finissimo ed efficace.Non un capolavoro,ma da leggere. FABIO BALLABIO
Marino - 29/09/2005 17:00
marino - 27/09/2005 17:25
Anonimo - 25/07/2005 18:48